Dopo una lunga attesa torna al castello scaligero di Villafranca di Verona Rock the castle 2022, che si svolgerà, venerdì 24 giugno, sabato 25 giugno e domenica 26 giugno tra buon cibo, birra di qualità, acqua gratis per tutti, intrattenimento, incontri gratuiti con le band e molto altro ancora per vivere l’esperienza di un festival in una delle location più belle al mondo.
Il 24 giugno apriranno l’evento i Mercyful Fate capitanati dal grande King Diamond e prima di loro ci saranno i Blind Guardian con lo special show atteso dai fan incentrato sul loro album capolavoro Somewhere Far Beyond, i leggendari Venom guidati da Cronos e gli storici Death SS che per l’occasione eseguiranno un set dedicato ai classici dei primi album.
Per il 25 giugno confermati i Judas Priest che festeggeranno con i loro fan i 50 anni di carriera e a completare una giornata dedicata al metal tradizionale ci saranno gli inossidabili Saxon, lo show d’addio degli Ufo e gli storici Angel Witch.
Il 26 giugno torneranno sul palco di Rock the castle i Megadeth, affiancati dei veri e propri pesi massimi della scena metal come Mastodon, Kreator e Suicidal Tendencies.
Ma non possiamo non conoscere qualcosa del maestoso complesso scaligero.
Il Castello di Villafranca di Verona è stato costruito a partire dal 1199, successivamente alla battaglia di Ponte dei Molini (Mantova), e venne ultimato nel 1202, per difendersi dagli improvvisi attacchi dei mantovani e di altri paesi vicini.
Nel 1345 venne ultimata il Serraglio, una muraglia difensiva, unica in Europa, lunga circa tredici chilometri, che partiva da Borghetto e univa cinque castelli: Borghetto, Valeggio, Gherla, Villafranca e Nogarole Rocca.
Le torri e le mura di congiunzione vennero distrutte sia dall’esercito austriaco nella prima metà del XIX secolo, sia dagli abitanti di Villafranca per procurarsi materiale da costruzione.
Oggi del Serraglio rimangono alcune tracce che si possono vedere lungo la riva destra del fiume Tione.
All’interno delle mura sono situate sette piccole torri dette Torresine, mentre alla base del Mastio sono visibili delle pietre provenienti da un arco romano dedicato all’imperatore Tiberio.
A partire dal 1450 il Castello fu abbandonato e venne comprato da privati tra i quali si ricordano Angelo Alessandri e G.B. Simeoni, conte di Villafranca.
Nel 1890 fu ricostruita la torre principale del Castello ed inserito un orologio.
Poco più avanti dell’entrata, sotto la torre principale, c’è la Chiesa del Cristo, la prima chiesa del comprensorio villafranchese, dove sono presenti un affresco del Trecento che raffigura la Crocifissione di Gesù e tre tele del Settecento dipinte da Giovanni Battista Lanceni che rappresentano la flagellazione di Gesù, il Cristo deriso e coronato di spine e la salita di Gesù al Calvario.