Facciata della Stazione Centrale di Milano nel 2016

Il cuore del grande traffico ferroviario della Lombardia e di Milano..

La costruzione di una nuova stazione a Milano si rese necessaria già alla fine dell’Ottocento, dato il progressivo intensificarsi del traffico ferroviario che transitava per la città e le ridotte dimensioni delle due stazioni allora esistenti.

Il Comune bandì in quel periodo due diversi concorsi, uno nel 1907 e l’altro nel 1911, dove moltissimi furono i progetti presentati, ma solo uno risultò vincitore: quello di Ulisse Stacchini, intitolato In motu vita (La vita [è] nel movimento).

Subito dopo, però, lo scoppio della prima guerra mondiale bloccò l’inizio dei lavori, che ripresero nel 1924, così la stazione Centrale fu inaugurata solo nel 1931, venti anni dopo la presentazione del progetto.

Nel corso degli anni, l’edificio è stato più volte ristrutturato e adeguato al passo dei tempi, nel 1952, per esempio, fu installato il primo sistema di scale mobili, mentre nel 1970 fu attivata l’interconnessione con la metropolitana, quando transitava solo la linea verde, mentre oggi fermano a Milano Centrale sia la gialla (M3) sia la verde (M2).

L’ultimo grande intervento di riqualificazione è recente, infatti tra il 2005 e il 2010 la stazione Centrale ha subito un completo restyling, con la ripulitura dei fregi e delle decorazioni e la riorganizzazione degli spazi interni, inclusi numerosi ristoranti e bar della stazione e la biglietteria.

Ispirata, per ammissione di Stacchini,  alla Union Station di Washington, dal punto di vista architettonico la Stazione Centrale è un mix di diversi stili, in particolare Liberty e Art Déco uniti alla monumentalità dell’architettura fascista, ma solo le parti inferiori del rivestimento sono in marmo, mentre quelle superiori sono realizzate in cemento decorativo, che imita il materiale più nobile e anche gli elementi decorativi sono in gesso o in cemento.

All’interno della Stazione Centrale esiste un’area che era riservata ad alcuni viaggiatori speciali, come la famiglia reale dei Savoia, che al Padiglione Reale di Milano Centrale  potevano accedere a un’entrata riservata sul lato sud-est della stazione, per poi attendere il proprio treno tra maestosi arredi e mosaici.

Oggi il Padiglione viene aperto alle visite in occasioni speciali e in bagno, dietro lo specchio, si cela un passaggio segreto, che i reali potevano utilizzare in caso di emergenza.

La Stazione Centrale è legata anche ad uno dei capitoli più tristi della storia del Novecento: la Shoah, infatti dal Binario 21 della stazione, infatti, partivano i treni i treni pieni di deportati ebrei diretti ai campi di sterminio nazisti tra il 1943 e il 1945.

Oggi, al di sotto la stazione, il Binario 21 è stato trasformato nel Memoriale della Shoah di Milano.

Dal 2010 la Stazione Centrale è dedicata a Santa Francesca Cabrini, patrona dei migranti come dice una lapide che recita “Francesca Cabrini (1850-1917) Santa per la fede cattolica, apostola di solidarietà per tutte le genti in cammino”.