siena palio di siena costumi

Dopo due anni di attesa, a Siena torna il leggendario Palio, cuore dell’estate in Toscana e amatissimo in tutto il mondo.

Quest’anno il Palio di Siena che si corre il 2 luglio in onore della Madonna di Provenzano ha un drappellone, che andrà alla Contrada vincitrice, realizzato dalla nota pittrice Emma Sergeant.

Infatti sono due i Palii che si corrono ogni anno,  il primo il 2 luglio, in onore della Madonna di Provenzano, il secondo il 16 agosto in onore della Madonna dell’Assunta, e sono dieci, su diciassette, le Contrade che corrono ogni Palio.

Corrono di diritto le sette Contrade che non hanno disputato la Carriera dell’anno precedente nella stessa data, a  luglio e agosto, mentre le altre tre vengono sorteggiate tra le dieci che invece vi avevano partecipato.

Quest’anno per il Palio del 2 luglio le Contrade che corrono di diritto sono Valdimontone, Istrice, Leocorno e Lupa mentre Oca, Nicchio e Tartuca, che dovevano correre di diritto, hanno dovuto scontare un Palio di squalifica.

A queste si sono aggiunte altre sei contrade estratte a sorte il 29 maggio: Drago, Bruco, Chiocciola, Civetta, Pantera e Torre, che completano il lotto delle dieci partecipanti.

Le dieci Contrade partecipano alla corsa con un cavallo che gli viene assegnato per estrazione a sorte da una rosa di cavalli selezionati tra quelli fisicamente idonei, mentre le prove di idoneità e l’assegnazione dei cavalli (la Tratta), avvengono tre giorni prima del Palio, dove il fantino scelto dalla Contrada prende dimestichezza con il cavallo che, allo stesso tempo, prende confidenza con il tufo della Piazza.

La corsa del Palio è preceduta da un corteo dove prendono parte oltre 600 figuranti in rappresentanza delle 17 Contrade e di istituzioni della antica Repubblica di Siena, che parte dalla Piazza del Duomo nelle prime ore del pomeriggio e si snoda per alcune vie del centro cittadino prima di sfilare nella Piazza del Campo.

Concluso il Corteo, uno scoppio del mortaretto annuncia l’uscita dei cavalli dall’Entrone e ad ogni fantino viene consegnato un nerbo di bue con il quale potrà incitare il cavallo e/o ostacolare gli avversari durante la corsa.

Poi le accoppiate si avvicinano al punto della mossa dove sono stati tesi i due canapi tra i quali saranno chiamati dal mossiere ad allinearsi.

L’ordine di entrata è stabilito dalla sorte,  infatti all’interno di uno speciale meccanismo con un lungo collo innestato su un contenitore ovale, vengono inseriti dieci barberi, cioè delle palline dipinte con i colori delle Contrade che, rovesciata la bottiglia, si allineano casualmente lungo il suo collo dando così origine all’ordine di partenza.

L’operazione viene effettuata tre volte in modo che il mossiere abbia la facoltà di usare due mosse di riserva, nel caso che non ci siano le condizioni per una partenza regolare.

Le Contrade vengono chiamate tra i canapi dal mossiere secondo l’ordine di estrazione contenuto nella prima busta, che gli viene consegnata sul momento dal Comandante della Polizia Municipal), mentre la decima entrerà solo quanto lo riterrà opportuno, decidendo così il momento della mossa. A questo punto il mossiere abbassa il canape anteriore dando inizio alla Carriera e se la partenza, a giudizio insindacabile del mossiere, non è ritenuta valida, uno scoppio del mortaretto fermerà i cavalli che torneranno al punto di partenza.

I cavalli dovranno compiere tre giri di pista per un totale di 1.000 metri e solo al primo arrivato è riservata la vittoria, sanzionata da tre giudici della vincita.

I festeggiamenti quando i contradaioli ricevono il Drappellone e poi si recano nella Collegiata di Santa Maria in Provenzano per cantare il Te Deum di ringraziamento.

Da questo momento in poi ogni occasione sarà buona per ricordare la vittoria conquistata sul Campo fino all’autunno, quando,  tra il mese di settembre e i primi giorni di ottobre, nel rione vittorioso si svolgerà la cena della vittoria a cui parteciperanno i contradaioli con, al posto d’onore, il cavallo vittorioso.