grecia in festa a seregno

Continuano gli appuntamenti enogastronomici estivi nel cuore di Seregno, in provincia di Monza, dove dal 7 al 10 luglio si terrà la 23° edizione di Grecia in Festa, il format itinerante dedicato alla cucina del Peloponneso, per quattro giornate di gusto e divertimento da non perdere in Piazza Risorgimento.

Il festival inizierà giovedì, venerdì e sabato alle 18,  mentre domenica la festa inizierà già dalle 11 con orario continuato a pranzo e cena, l’ingresso è gratuito e non è necessaria la prenotazione telefonica data l’elevata disponibilità di tavoli e coperti.

Nell’arco della giornata il pubblico potrà gustare piatti della cucina greca tradizionale, usufruire del servizio bar e ristorazione, bere birre e vini selezionati oppure discutere nell’area relax con tavoli. Ogni sera sarà animata da eventi ed intrattenimento da non perdere: con un grande appuntamento giovedì sera, durante il quale i negozi della zona rimarranno aperti per il pubblico.

La Taberna Itaca delizierà con Pita Feta, Pita Hallumi, Suvlaki, Grigliata mista, Pita Lukanico, Yogurt Greco, Dolmodakia, Insalata Greca, Pita Gyros, Frittura, Baklava, Kataifi, Polpettine di ceci, Bastoncini di Feta, Pita Sutsukaki, Salsa Tzatziki,   e molto altro,

Citata per la prima volta in un documento della metà dell’undicesimo secolo, Seregno ha origini più antiche, come testimoniato dal rinvenimento nella zona di alcuni reperti di epoca romana.

Non è chiaro se il toponimo derivi dall’aggettivo latino Sligeneus, da siligo, cioè grano’, in riferimento alle coltivazioni di cereali qui diffuse, o da Serena, figlia dell’imperatore Onorio, vissuta nel V secolo.

Dopo aver partecipato alla guerra dei comuni lombardi contro l’imperatore Federico Barbarossa e il nipote, Federico II, il paese nella seconda metà del Duecento fu teatro delle lotte tra i Torriani e i Visconti e, come parte del feudo di Dèsio, fu donato nel 1476 dal duca Galeazzo Maria Sforza a Lucia Marliani, passando alla morte del signore di Milano a Tommaso Roadino.

Nella prima metà del XVI secolo fu infeudato ai Gallarati, ritornando alla camera regia dopo l’estinzione della famiglia, avvenuta nel 1580.

Successivamente fu acquistato dai Manriquez, cui subentrarono il marchese Castelli Rejna e, infine, i Medici.

Fortemente provato nel Seicento da più dominazioni straniere e da carestie e pestilenze, Seregno registrò la ripresa solo con l’avvento degli Asburgo nel XVIII secolo,  per poi insorgere contro i giacobini durante l’invasione napoleonica.

Tra i monumenti della cittadina sono da vedere l’antica chiesa di San Salvatore, ricostruita nell’Ottocento, il santuario di Santa Valeria, riedificato a metà del XVII secolo, la settecentesca parrocchiale di San Giuseppe, l’oratorio di San Rocco, del 1577, e la Torre del Barbarossa, forse risalente alla fine del 1100, un tempo campanile.