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Uno dei circuiti di Formula 1 più noti del mondo, simbolo del glamour e della velocità…

Il circuito di Montecarlo, lungo 3,337 km,  nelle gare di Formula 1 viene percorso per 78 giri ed, essendo ricavato nelle strade cittadine, è il percorso più lento del mondiale.

Il Gran Premio di Monaco di Formula 1 nacque nel 1929, grazie a  Antony Noghes, l’uomo che ideò  la bandiera a scacchi utilizzata in tutto il mondo nelle corse automobilistiche e motociclistiche.

Il circuito di Montecarlo è rimasto invariato dal 1929 fino a oggi, infatti poche le modiche al tracciato che negli sono stati apportate.

Per via della particolarità del tracciato, il Gran Premio di Monaco è sempre stato uno di quelli che permette di mettere in risalto le abilità dei singoli piloti.

Il record del Gran Premio di Monaco appartiene a Lewis Hamilton che con la sua Mercedes, nel 2019, percorse un giro nel tempo di 1’10”166 ottenuto nelle qualifiche.

In Formula E il record appartiene invece al pilota neozelandese Mitch Evans che, l’8 maggio 2021, ha percorso i 3.320 metri del tracciato in 1’31”119.

Il pilota che più volte ha vinto a  Montecarlo è stato Ayrton Senna, infatti sono 6 i suoi successi, uno in più rispetto a Graham Hill e Michael Schumacher.

Il pilota brasiliano è anche quello che ha ottenuto il maggior numero di pole position, ben 5 nella sua carriera.

Per quanto riguarda i costruttori, il maggior numero di vittorie lo ha avuto  la McLaren: in totale 15, oltre al  maggior numero di pole position, ovvero 11, in questo caso a pari merito con la Ferrari.

Proprio la Ferrari è la casa automobilistica che al Gran Premio di Monaco può vantare il maggior numero di podi, ben 54, il maggior numero di punti conquistati dai suoi piloti e  il maggior numero di giri più veloci, circa 17.

Le curve del Gran Premio di Monaco sono tra le più celebri del circus, infatti Tabaccaio, Rascasse, Piscine, Sainte Devote, Mirabeau sono tutti nomi ben noti agli appassionati di F1.

Dopo la partenza e il rettilineo principale c’è la Sainte Devote, una curva a destra di circa 90°, che prende il nome della chiesa, posta sul piazzale di fronte, dedicata alla patrona di Montecarlo, uccisa dai romani nel 300 d.C.

Si arriva poi al rettilineo ondulato sulla Avenue d’Ostende, che prende il nome di Beau Rivage, cioè  Bella riva e al  termine della salita c’è il curvone verso sinistra, Messenet, dedicato al compositore francese Jules Messenet.

Il tratto successivo dopo la Messenet è una controcurva verso destra, detta del Casino, per via del Casinò di Monte Carlo e  dopo un breve tratto in discesa rettilineo,  si arriva al Mirabeau Alto,  una curva che si affaccia sul mare.

Dopo un altro tratto in discesa si arriva poi al famoso tornante a sinistra di 180°, fino al 2010 chiamato Loews come il secondo casinò di Monte Carlo, poi l’Automobil Club di Monaco ha deciso per un cambio di nome, Fairmont Hairpin dal nome dell’albergo che  si trova nelle vicinanze.

Subito dopo il tornante il circuito ha una doppia curva a destra, il Mirabeau basso e il Portier, che deve il suo nome all’ingresso dell’albergo presente all’interno della curva.

Un istante dopo si entra nel rettilineo del Tunnel, un curvone in discesa verso destra da percorrere in piena accelerazione, e che passa sotto dei palazzi, poi si arriva alla brusca frenata della Nouvelle Chicane e poi c’è un breve tratto rettilineo prima della curva del Tabaccaio.

Successivamente si arriva alla chicane composta dalle curve Luis Chiron e Piscine.

La prima delle due curva prende il nome da quello che fu il pilota monegasco più forte ad aver corso in Formula 1, mentre la seconda curva deve invece il suo nome alle piscine interne in quel tratto di pista.

Nel tratto finale del circuito c’è un tornante di circa 150° a destra, la Rascasse, nome che deriva dal ristorante che nel 1973 venne costruito in quel punto causando una modifica al tracciato originale, e andando ad eliminare la curva a U del Gasometro.

Successivamente c’è una rapida curva che porta al traguardo, dedicata ad Antony Noghes, il commerciante di tabacco responsabile dell’organizzazione delle prime edizioni del Gran Premio di Montecarlo.