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La tradizionale Festa Rock d’estate torna dopo tre anni a Robecchetto con Induno, in provincia di Milano, nel weekend del 23 e  24 luglio con un nuovo nome e nuova location, infatti si chiamerà Festa D’Estate, si sposterà in Piazza Marcora e la grande novità sarà l’evento Villaggio Medievale al Giardinone. 

Il Giardinone aprirà le sue porte sabato 23 dalle 17 a mezzanotte e domenica 24 dalle 10 alle 19, per l’evento Villaggio Medievale che proporrà diverse attività in grado di coinvolgere il pubblico, tra cui l’accampamento medievale, la cucina storica, un’area ludica con giochi da tavolo e di abilità, come l’ asse per il combattimento con i sacchi o le spade in gomma, lo scivolo delle noci,  il labirinto verticale e  il lancio degli anelli, campo didattico di arceria con partecipazione del pubblico, il tavolo didattico di armi e armature e i combattimenti di spade in tenuta leggera. 

In Piazza Marcora sabato 23 dalle 17 a mezzanotte e domenica 24 dalle 10 a mezzanotte ci sarà lo Street food con diversi menù tipici italiani ed internazionali, birra artigianale e mercatino artigianale dedicato alle opere d’ingegno, hobbisti, artisti e artigiani.

In programma ci sono anche due concerti, uno sabato alle 22 con gli Envyro Rock e il secondo domenica alle 22 i Missklang, una band tutto al femminile, inoltre sempre domenica alle 21 si terrà l’emozionante spettacolo di fuochi artificiali.

Assurta a comune nel 1870, Robecchetto con Induno ha origini molto antiche, infatti l’esistenza nella zona di un borgo, chiamato Padregnano e concesso dall’imperatore Federico Barbarossa a Milano, a seguito della pace di Costanza, è attestata già in documenti della fine dell’undicesimo secolo.

Nel corso del Medioevo fece parte della pieve di Dairago e seguì le vicende dei territori circostanti, sottoposti, dopo le lotte per l’affermazione delle autonomie comunali e quelle per il predominio sul capoluogo lombardo tra le famiglie dei Torriani e dei Visconti, alle signorie viscontea e sforzesca, seguite da più dominazioni straniere.

Verso la prima metà del XVI secolo fu infeudato ai Maggi, cui subentrarono gli Arconati e, alla metà del Seicento, i Fagnani.

Confiscate nel 1762,  il borgo visse  alterne vicende fino all’abolizione dei feudi, decretata da Napoleone sul finire del XVIII secolo.

Nel 1859 fu teatro di combattimenti tra le truppe francesi e quelle austriache.

Tra le testimonianze storico-artistiche sono da vedere la chiesa parrocchiale di Santa Maria delle Grazie, costruita nell’Ottocento, la parrocchiale di Malvàglio, dedicata ai Santi Bernardo e Giuseppe e consacrata negli anni Venti; l’antica chiesa di San Vittore, risalente al VII-VIII secolo,  l’oratorio dell’Assunta, della fine del Cinquecento e,  per quanto riguarda l’architettura civile, il palazzo Fagnani Arese, oggi sede del municipio.