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Per ricordare Giovannino Guareschi, papà di Don Camillo e Peppone, scomparso il 22 luglio 1968, raccontiamo del piccolo paese del Canton Ticino che fu il suo rifugio negli ultimi anni di vita…

Scrittore, giornalista , umorista, Giovannino Guareschi nacque in provincia di Parma il 1 maggio 1908 , fece i primi passi nel campo del giornalismo a Parma, fino  a diventare redattore-capo del settimanale umoristico Bertoldo e direttore del periodico Candido tra gli anni Trenta e Cinquanta.

Nel frattempo scrisse la prima opera appartenente alla cosiddetta saga del Mondo piccolo, Don Camillo, pubblicato a Milano nel 1948.

Dopo aver scontato oltre un anno di carcere a metà degli anni Cinquanta per una controversia con Alcide De Gasperi, Guareschi iniziò a trascorrere lunghi periodi a Cademario, in Svizzera, di solito tra l’autunno e l’inverno e qui continuò a scrivere.

Ma cosa possiamo raccontare di quest’angolo di pace?

Le più antiche strutture nella zona dove si trova Cademario vennero scoperte nel 1939 in località la Forcora e consistono in una necropoli dell’età del ferro.

Invece la prima menzione di Cademario è in un testo del 1163 dove è riferito come Cademerio.

Il nome Cademario è prevalente in tutte le epoche e le varianti di cui si hanno  traccia sono Cadelmario, Cadamario, Cadolmario, Cadelinario, Chadelmario.

Attorno all’anno 1000, gran parte del territorio di Cademario passò dalla giurisdizione della Corte di Agnuzzo a quella del monastero di Sant’Abbondio di Como che lasciò in gestione il territorio agli stessi abitanti in cambio di un canone annuale con, più tardi, possibilità di riscatto.

Dopo il 1355 il territorio passò sotto il controllo del vescovo di Milano e nel 1512 sotto il dominio della Svizzera.

Cademario dipendeva dalla parrocchia di Agno, dalla quale ebbe l’indipendenza spirituale nel 1626.

L’economia del borgo  era essenzialmente basata sulla coltivazione e pastorizia e la migrazione, stagionale ma soprattutto definitiva, segnò una significativa diminuzione della popolazione dal 1600 al 1800.

Il territorio di Cademario in origine e comprendeva Bioggio e Bosco Luganese, dal quale si è separò nel 1783, per volontà del comune di Bosco Luganese.

Oggi il cuore del turismo locale è il  Kurhaus di Cademario,  un sanatorio situato nella frazione di Lisone di Cademario,  nel distretto di Lugano.

Si tratta di un imponente palazzo residenziale costruito negli anni 1920[ a 850 metri., in una posizione privilegiata, affacciata sulla plaga luganese e sul Lago di Lugano, parte di un progetto ideato nel 1914 da Adolf Keller, dirigente del sanatorio di Fellenberg nel Canton Zurigo, per una nuova casa di cura.

Infatti in quel periodo i sanatori venivano chiusi nei periodi invernali e Keller decise di trovare una sede per un sanatorio aperto tutto l’anno, così Cademario venne scelta per la sua posizione soleggiata ed elevata, esposta a sud, libera da nebbie e protetta dai venti freddi del nord.