A Poet at the Service of his Muse Mobile

Un uomo che fu scrittore, saggista e poeta, sempre alla ricerca dell’origine della mitologia antica…

Robert von Ranke Graves nacque a Wimbledon il 24 luglio 1895 da padre irlandese e madre tedesca, e studiò presso il prestigioso St John’s College dell’Università di Oxford.

Durante la prima guerra mondiale, combatté in Francia, nel reggimento dei Fucilieri del Galles e venne  ferito gravemente nel 1916.

Sulle sue esperienze militari scrisse numerosi versi e dedicò alla guerra il romanzo satirico Addio a tutto questo del  1929.

Fu professore di letteratura inglese all’Università del Cairo nel 1926; dal 1927 si ritirò a scrivere a Maiorca e lasciò l’isola solo dal 1961 al 1966 per insegnare poetica a Oxford e, saltuariamente, per conferenze in università americane.

Nel 1943 compose un manuale per gli scrittori di prosa inglese, Il lettore è alle vostre spalle, mentre nel 1954 pubblicò una raccolta sulla mitologia greca, a cui seguì nel 1963 un raccolta sui miti ebraici.

Graves ha approfondito, su temi di natura poetica, lo studio antropologico di James Frazer su un continuum culturale in tutti i popoli indoeuropei, le cui tracce si possono individuare dai Veda, alla Bibbia, ai miti gaelici.

La religione primitiva, secondo Graves, è legata all’agricoltura, e venera la Dea Madre Terra come divinità superiore e sono poi scaturite le diverse divinità, secondo i tempi, i luoghi, le etnie, le guerre.

Così ogni aspetto della Dea si è personificato, con nomi diversi, rimanendo individuabile nelle diverse culture, come nella corrispondenza dei culti greci e romani, sebbene questo sia dovuto principalmente alla contiguità temporale delle due culture.

Graves, riprendendo Frazer, ipotizza che la ritualità nasca dalla necessità dell’uomo di essere padrone del ciclo della terra, per a non lasciarsi soggiogare dalla crudeltà della natura.

Poiché le scelte su come, dove, quando e cosa coltivare erano in mano ai sacerdoti, e non ai contadini, esse venivano conservate e tramandate per mezzo dei misteri.

La ricerca di Graves parte dallo studio dell’alfabeto irlandese, dove in una vastità di dati e seguendo un personalissimo, filo logico, individua, nella successione alfabetica delle lettere, un indovinello che, ricomposto secondo l’ordine dei mesi dell’anno, nasconde il nome di Dio, il Tetragrammon, o meglio le sue vocali che tutti cercano.

Graves, in particolare, individua nel profeta ebreo Ezechiele il fautore principale di una rivoluzione religiosa, che non si limita al solo popolo ebraico, ma si diffonde, seguendo la linea temporale delle migrazioni, fino all’occidente celtico.

Questa religione matriarcale  venne successivamente considerata come età dell’oro dai movimenti femministi, un’era primigenia dove il potere era nelle mani delle donne, e tutto si trovava in un equilibrio perfetto, destinato però a crollare per l’arroganza dell’uomo, portatore di guerra e distruzione.

Nel corso della sua lunga vita Graves scrisse più di 140 opere e morì a Deià, sull’isola di Maiorca, il 7 dicembre 1985.

Una semplice lapide, presso le chiesa parrocchiale di Deià, che un tempo era sacra alla dea bianca di Pelion, è la tomba del poeta.

La fondazione che porta il suo nome ha rilevato la sua vecchia casa, che si trova presso Ca n’Alluny, a poche centinaia di metri dal centro di Deià, per diffonderne l’opera, mentre presso la Lockwood Memorial Library di Buffalo, nello Stato di New York,  è stata allestita una mostra permanente di oltre cento dei suoi libri e manoscritti.