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Fino al 15 agosto presso la sala espositiva Panizza, in corso Belvedere 114 a  Ghiffa, è da non perdere la mostra dedicata ad una selezione delle immagini del progetto Visionary Women di Jill Mathis, promosso dal Museo del Cappello in occasione del suo trentesimo anniversario con la collaborazione di Associazione il Brunitoio e Comune di Ghiffa.

In omaggio al contesto ghiffese della sala Panizza, che, fino al 1981, fu sede dell’omonimo cappellificio, la presentazione del lavoro fotografico della Mathis è focalizzata con particolare attenzione sulle immagini dedicate all’odierno lavoro produttivo dei cappelli a marchio Panizza, che si svolge presso un laboratorio sito in Toscana a Montevarchi, ma sempre sotto la direzione della famiglia Gamba, erede dell’ultimo amministratore delegato del cappellificio ghiffese, e di Laura Gamba in particolare.

La mostra sarà visitabile al martedì, giovedì, sabato e domenica dalle 15.30 alle 18.30.

Visionary Women è  un progetto di un’artista che racconta ambienti e dettagli del lavoro di donne imprenditrici di successo, in settori considerati non convenzionali per loro.

L’idea è stata focalizzata a raccontare le donne nel mondo dell’imprenditoria del Verbano Cusio Ossola, che in passato ha avuto una forte vocazione industriale, dove hanno trovato lavoro molte donne, come manodopera più o meno specializzata.

Oggi, a distanza di oltre un secolo dal grande boom industriale del territorio, il panorama è molto cambiato e con esso il ruolo femminile, infatti in una parte significativa delle aziende del territorio le donne occupano posizioni apicali e si sono fatte promotrici di attivare produzioni e lavorazioni d’eccellenza.

Gli scatti fotografici di Jill Mathis esprimono realtà complesse e aumentate, dove lo strumento di uso quotidiano, il particolare nascosto o il più minuto dettaglio diventano opera d’arte.

Il suo stile personale crea un rapporto stretto tra arte fotografica e oggetti industriali, orientando la ricerca del bello nei prodotti finiti, così come nel processo produttivo, mettendo in evidenza gli ingranaggi o le particolari forme meccaniche.

Jill Mathis è di origine texana e da 25 anni vive e lavora a Mergozzo, alternando impegni lavorativi oltreoceano a mostre italiane.

Dopo gli studi di scultura e fotografia alla Facoltà di Belle Arti all’Università di San Antonio in Texas, ha iniziato la carriera lavorando per varie testate negli Usa e ha frequentato la Scuola di Fotogiornalismo all’Università di Austin e iniziato internati presso alcuni dei più importanti fotografi di moda a New York.

Nella Grande Mela è diventata poi assistente a tempo pieno di Ralph Gibson, uno dei più noti maestri della fotografia statunitense.

Molti dei suoi lavori sono raccolti nelle collezioni di musei pubblici. A New York al Whitney Museum of American Art, all’International Center of Photography e al Brooklyn Museum of Art, in  Florida sono al Norton Museum of Art, poi ancora nei musei di Alabama, Connecticut, Texas e Ohio.