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Il cuore della musica di Vienna, considerato uno dei più importanti teatri lirici al mondo…

L’Opera di Stato di Vienna venne progettata in stile neorinascimentale nella seconda metà dell’Ottocento  dagli architetti August Sicard von Sicardsburg e Eduard van der Nüll, con dipinti di Moritz von Schwind, che realizzò gli affreschi nell’atrio e la famosa serie di affreschi sul  Flauto magico.

I lavori di costruzione durarono 8 anni,  il progetto venne inizialmente molto criticato, infatti  a von Sicardsburg e van der Nüll si rimproverò una completa mancanza di stile e l’imperatore Francesco Giuseppe I di Austria definì il teatro una stazione ferroviaria.

Van der Nüll non resse le critiche e si suicidò nell’aprile del 1869, poche settimane prima dell’inaugurazione e, poco tempo dopo, morì di attacco cardiaco anche von Schwind.

L’apertura del teatro si tenne il 25 maggio 1869 con il Don Giovanni di Mozart alla presenza dell’imperatore e dell’imperatrice Elisabetta di Baviera.

I viennesi furono conquistati dal teatro, che presto chiamarono “Das erste Haus am Ring” cioè il primo palazzo della Ringstraße,  che era il viale monumentale simbolo del potere degli Asburgo.

La popolarità del teatro crebbe  nel tempo sotto le direzioni di Franz von Dingelstedt, Johann Herbeck, Franz Jauner, Wilhelm Jahn e, soprattutto, di Gustav Mahler, che fece vivere al teatro il suo primo periodo di grande splendore.

Gli anni dal 1938 al 1945 furono un capitolo oscuro della storia dell’Opera di Stato di Vienna dato che, sotto i nazisti, molte maestranze del teatro vennero  perseguitate o uccise e molte opere non potevano più essere eseguite.

Il 12 marzo 1945, il teatro fu quasi completamente distrutto da un bombardamento americano e la sezione frontale, che era stata murata per precauzione, rimase intatta, così come il foyer, lo scalone principale, il vestibolo e la sala da tè.

Andarono però persi l’auditorium e il palcoscenico insieme a tutto l’arredamento e gli oggetti di scena.

Il segretario di Stato per i lavori pubblici, Julius Raab, annunciò il 24 maggio 1945 che la ricostruzione dell’Opera di Stato di Vienna sarebbe iniziata immediatamente.

Durante i lavori, durati 10 anni, concerti e spettacoli continuarono in due diverse sedi e il  5 novembre 1955 l’Opera riaprì con il Fidelio di Beethoven, la cui rappresentazione venne trasmessa dalla tv di stato austriaca con la sua prima diretta.

Oggi, l’Opera di Stato di Vienna è tra i principali teatri lirici al mondo e quello con il repertorio più grande.

Tra i titoli maggiormente rappresentati ci sono stati Le nozze di Figaro che ha avuto 1167 recite, la Carmen (1030 recite), la Tosca (1024 recite), l’Aida (1011 recite), il Der Rosenkavalier (991 recite) e il Fidelio (931 recite).

Inoltre l’Opera di Stato di Vienna organizza tour guidati di circa 40 minuti che consentono di conoscere la storia del teatro e di visitare foyer e auditorium.

Le visite sono in lingua tedesca, inglese e spagnolo e su prenotazione anche in italiano, francese, russo e giapponese.