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Presso l’antica Latteria di Mergozzo giovedì  25 agosto alle 21 la stagione culturale di  La pietra racconta 2022, che gode del sostegno della Fondazione Comunitaria VCO, nell’ambito dei Giovedì del Museo e dell’Ecomuseo proporrà una serata speciale condotta da Ferdinanda Cremascoli con un percorso di letture su Da Lerici a Turbia. Una scorribanda tra pietre e sassi della poesia italiana.

Ferdinanda Cremascoli, laureata in Lettere all’Università Statale di Milano, ha insegnato ed è stata dirigente di licei italiani. È autrice di testi scolastici e saggi pubblicati da La Nuova Italia, Bollati Boringhieri e Laterza, oltre agli interventi in numerosi convegni di studio e articoli su riviste specializzate.

Tra le pubblicazioni più recenti, da segnalare l’eBook Stalingrado. Il polittico di Vasilij Grossman. Memorie plurali e memoria di Stato, un’analisi della dilogia su Stalingrado di un grande scrittore europeo di lingua russa del XX secolo.

La sua più recente collaborazione è con DeltaScienceTutoring.com,  dove tiene una rubrica mensile su testi letterari contemporanei, nella convinzione che arti e scienze siano strumenti umani di comprensione del mondo.

Le letture saranno intervallate da esecuzioni musicali di Rossano Munaretto con i flauti in pietra della sua collezione e sarà suonato in pubblico per la prima volta  il flauto di Pan in marmo rosa di Candoglia realizzato dal maestro artigiano Lino Rossini.

Rossano Munaretto, dopo gli studi presso i Conservatori di Torino e Alessandria, rispettivamente con Arturo Danesin e Barbara Klein, ha tenuto una lunga attività concertistica solistica, in differenti formazioni cameristiche e orchestrali tra le quali l’Orchestra Sinfonica della RAI, l’Orchestra dell’Accademia Stefano Tempia di Torino e in attività di relatore ed esecutore del progetto Il soffio della Terra: il legno e la pietra.

Esegue performances con rarissime tipologie flautistiche, in marmo, onice, alabastro, cristallo, ceramica, e propone conferenze multimediali relative all’esperienza del flauto di ispirazione archeologica, infatti il Museo Preistorico Etnografico  Pigorini di Roma ha ospitato una sua performance nell’ambito di ArcheoFest.

Nell’agosto 2018 ha presentato la conferenza multimodale Il flauto etrusco: dal sogno al suono ed una performance con flauti in pietra al Museo Etrusco di Villa Giulia in Roma e nell’Ipogeo dei Volumni di Perugia ed è l’ideatore del progetto Tatlas, e promotore, divulgatore e attore delle azioni ad esso correlate.

Di recente un nuovo strumento ha arricchito la collezione di flauti in pietra di Munaretto, ed è un esemplare unico ricavato con il prezioso Marmo rosa di Candoglia in un unico pezzo, forato e sagomato a mano,  ideato da Lino Rossini nel suo laboratorio artistico di Candoglia, frazione di Mergozzo, nel gennaio 2021.

La complessità dell’opera è data dalla durezza del materiale e dalla fragilità che lo investe attraverso le sollecitazioni di scavo delle canne e nella forgiatura dei profili.

La partecipazione all’iniziativa è ad offerta libera.