Melograni miele

Il 26 settembre 2022 è la data in cui cade il Rosh haShanah, il capodanno ebraico religioso, uno dei tre previsti nel calendario, che sarà il numero 5783 nella storia dell’ebraismo.

Infatti il Rosh haShanah, il cui significato è letteralmente capo dell’anno, nel midrashim, il pensiero tradizionale ebraico, è visto come il giorno del giudizio dove, seduto sul suo trono, Dio prende in esame ogni singola persona e decide se perdonarla o meno.

La decisione divina verrà però ratificata solo nel giorno di Yom Kippur, ed è per questo che le due festività sono separate da dieci giorni, definiti tradizionalmente i dieci giorni penitenziali.

In questo periodo di tempo ogni ebreo ha il compito di analizzare il suo ultimo anno di vita per chiedere perdono delle trasgressioni compiute nei confronti dei precetti ebraici e nei confronti delle altre persone, per poter chiedere perdono non solo metaforicamente, ma anche materialmente a chi è stato danneggiato.

Come già il capodanno cinese, anche quello ebraico non cade mai nel primo giorno del calendario gregoriano, dato che per calcolare il giorno del Rosh haShanah si parte dalla prima data della Pasqua ebraica.

Il Rosh haShanah arriva infatti a 162 giorni di distanza dalla Pasqua, purché non si svolga nei giorni della settimana compresi tra il giovedì e la domenica e in questo caso si posticipano i festeggiamenti, che durano due giorni, alla domenica sera.

Tra le tradizioni tipiche di questa festa c’è quella legata al tashlik, dove ogni persona è chiamata a recarsi vicino a un fiume o a un lago per gettare al suo interno un sasso,  simboleggiando la volontà di gettare via gli sbagli commessi per diventare persone migliori.

Per quanto riguarda l’aspetto culinario, invece, la cena del capodanno ebraico è ricca e prelibata, ma non è formata da piatti tipici da cucinare, ma ci sono alcuni alimenti che non possono mancare, come l’agnello, il pesce, le mele, i datteri e i fichi, il tutto arricchito da tanto miele.

Il cibo più simbolico di questa festa è però il melograno, che rappresenta la prosperità e l’abbondanza del nuovo anno.