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Fino al 31 ottobre presso Volandia, il più grande museo aeronautico italiano con cento velivoli esposti, distribuiti lungo 250mila metri quadrati, è da non perdere la mostra Ali e Mondiali, omaggio al genio di Silvio Gazzaniga, creatore della Coppa del Mondo, 40 anni dopo la vittoria dell’Italia ai Mondiali ’82.

Silvio Gazzaniga nacque a Milano il 23 gennaio 1921, e si formò come scultore nelle scuole d’arte e design del capoluogo lombardo nel periodo delle avanguardie degli anni Trenta e Quaranta.

Frequentò con grande profitto la Scuola di Arte Applicata Umanitaria e la Scuola Superiore d’Arte del Castello Sforzesco, qualificandosi come orafo e gioielliere.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, cominciò la carriera artistica come scultore di medaglie, coppe e onorificenze per vari committenti.

Fin dal 1953 iniziò a collaborare stabilmente con l’allora ditta Bertoni in qualità di direttore artistico e maestro scultore.

Ma è il 1970 l’anno che cambiò la vita professionale di questo artista dal carattere molto riservato dato che, dopo la vittoria della Coppa del Mondo per la terza volta da parte del Brasile ai Mondiali del Messico, quando la Coppa Rimet fu vinta definitivamente dalla nazionale carioca, la FIFA dovette far realizzare un nuovo trofeo.

Si tenne un concorso aperto a tutti gli artisti del mondo e, tra 53 proposte, fu quella di Silvio Gazzaniga a essere vincente.

La nuova Coppa del Mondo, raffigura la gioia, l’esultanza e la grandezza degli atleti nel momento della vittoria, con  due calciatori stilizzati che, esultanti e felici, sorreggono l’intero mondo.

Con la creazione di questo trofeo, Silvio Gazzaniga raggiunse l’apice del successo e gli furono direttamente commissionati molti altri trofei di importanti competizioni calcistiche nazionali e internazionali come la Coppa UEFA e la Super-coppa Europea.

Realizzò anche le Coppe del Mondo di Baseball, Bob e Volley e medaglie per manifestazioni internazionali importanti anche di altri sport quali: pallacanestro, nuoto, sci e tanti altri ancora, sempre conteso dalle Federazioni di ogni paese.

In occasione delle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità Italia, Silvio Gazzaniga fu contattato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri che, sotto l’alto patrocinio del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, gli chiese di ideare e realizzare un trofeo che si affianchi ai premi delle più importanti competizioni sportive italiane dell’anno 2011.

Da sempre legatissimo alla sua Milano, il 7 dicembre 2003 ebbe l’onore di ricevere dalle mani del Sindaco in carica Gabriele Albertini l’Attestato di Benemerenza Civica dell’Ambrogino d’Oro, onorificenza conferita dal Comune di Milano, per essersi distinto come “uno dei rappresentanti più prolifici dell’arte contemporanea della nostra città”.

Il 14 ottobre 2011, in una seduta plenaria svoltasi in occasione dell’edizione annuale della Fiera Internazionale Vicenza Numismatica, gli fu riconosciuto il “Premio Internazionale alla Carriera” conferitogli dall’Associazione Internazionale Numismatici e Medaglisti con la seguente motivazione: “Il grande artista, nella sua lunga carriera, si è distinto nell’elaborazione di bozzetti per monete e medaglie e, in particolare, ha saputo raffigurare con rara maestria i diversi temi con i quali si è confrontato” e il 2 giugno del 2012 fu insignito dall’allora Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Monti e Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano dell’onorificenza di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, per ragioni artistiche e culturali.

Silvio Gazzaniga morì il 31 ottobre 2016 all’età di 95 anni nella sua casa di Milano.

La mostra racconta l’impresa dell’Italia al Mundial con fotografie, filmati, bozzetti, disegni e calchi della Coppa del Mondo, con riproduzioni di maglie d’epoca, figurine, prime pagine, oltre a foto e filmati inediti.

Tra i collezionisti in mostra ci sono Gianni Bellini, il più grande al mondo di figurine, Matteo Melodia, il più importante di biglietti da stadio in Europa, e Paolo Grechi con le sue riproduzioni delle maglie del passato.