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Il 16 settembre si festeggia, in gran parte del Centro America, l’indipendenza dalla corona spagnola, avvenuta nel 1821 quando Guatemala, Nicaragua, El Salvador, Costa Rica e Honduras si unirono negli Stati Uniti del Centro America.

Cento anni dopo la loro indipendenza, nel 1921, le Federazioni calcistiche di questi paesi decisero di celebrare la ricorrenza con i Giochi del Centenario dell’Indipendenza, un torneo calcistico, e la sede designata fu Città del Guatemala, una delle città più importanti della regione.

Alla manifestazione presero parte quasi tutte le nazionali del Sud America, l’unica assente fu il Nicaragua, la cui nazionale di calcio sarebbe nata solamente nel 1929 .

Tra le squadre del torneo c’erano El Salvador, che avrebbe battuto il Nicaragua qualche anno dopo, così come l’Honduras e il Costa Rica, che avrebbero raccolto i risultati più importanti a livello internazionale, oltre alla nazionale di casa, quella del Guatemala.

Nonostante la nazionale guatemalteca abbia esordito solo in quel 1921, il calcio era arrivato nel paese già a partire dalla fine dell’Ottocento e allora erano i marinai o gli studenti britannici ad introdurre il gioco nelle nazioni in cui giungevano, ma anche gli stessi studenti locali che, tornati in patria dopo un soggiorno in Gran Bretagna, portavano con sé il nuovo sport.

I fratelli Arturo e Carlos Aguirre furono  i principali promotori del futebol nel paese centroamericano,  erano studenti del Saint Georgian’s College, college britannico dove il calcio era assai praticato, oltre ad essere calciatori del The Georgians, la squadra della loro scuola, con due connazionali, Delfino Sánchez Latour ed Eusebio Murga.

I quattro divennero i fondatori del primo club calcistico del Guatemala, nonché gli organizzatori della prima partita di calcio della giovane nazione, ma si dovettero aspettare vent’ anni per vedere la prima nazionale della nazione sudamericana.

IL 14 settembre 1921, al Campo de Marte, scesero in campo Guatemala e Honduras, in realtà erano gli studenti dell’università San Carlo Borromeo di Tegucicalpa, ma  si presentarono come selezione nazionale.

Fu un trionfo per la squadra di casa, che vinse 9-0, anche se alcune fonti sostengono fosse un 10-1.

Nell’undici iniziale erano presenti anche i fratelli Aguirre, ma il primo gol venne segnato da Fernando Minondo.

I giocatori di casa festeggiarono un debutto indimenticabile passando i giorni seguenti a bere in giro per i locali della capitale.

Domenica 18, giorno della finale , poco prima di scendere in campo contro il Costa Rica, che aveva battuto El Salvador, allo stadio non c’era nessuno dei giocatori del Guatemala.

L’allenatore dovette andare a buttare giù dal letto i giocatori nelle loro abitazioni e trascinarli al campo, dove qualcuno si rifiutò persino di uscire perché  troppo ubriaco.

Fu subito chiaro che, se erano ben pochi quelli in grado di reggersi in piedi, molti meno erano in grado giocare una partita di calcio, e si cercarono sostituti tra gli altri giocatori di calcio nella capitale.

Il risultato di tutto ciò fu che il Costa Rica vinse 6-0 sulla selezione di riserva del Guatemala davanti a 10mila persone, tra l’imbarazzo dei padroni di casa e le risate dei tifosi, mentre il presidente guatemalteco Carlos Herrera, che aveva voluto fortemente i Giochi, considerò un’umiliazione personale gli eventi di quella giornata.

La nazionale del Guatemala sarebbe migliorata nel tempo vincendo una volta il campionato CONCACAF nel 1967 e piazzandosi al secondo posto nel 1965 e nel 1969, poi fu quarta nella Gold Cup del 1996.

Il 28 ottobre 2016, la federazione calcistica guatemalteca fu sospesa a tempo indeterminato dalla FIFA, dopo che l’organo di governo del calcio internazionale aveva nominato un comitato di sorveglianza per esaminare alcune accuse di corruzione.

La squadra di calcio non potè qualificarsi ai tornei CONCACAF Gold Cup 2017 e 2019 per non aver rispettato le scadenze per la revoca della sospensione.

Anche se la sospensione fu revocata il 31 maggio 2018 dopo che il comitato di normalizzazione di FEDEFUT divenne pienamente operativo, la nazionale guatemalteca saltò la Coppa centroamericana 2017 e la CONCACAF Gold Cup 2019.