
Topolino e Gambadilegno sono i protagonisti dell’avventura “Topolino e il tesoro del legionario”, in edicola nel prossimo numero del “giornalino” più amato d’Italia.
La storia a fumetti, che porta per la prima volta Lecce sulle pagine dello storico settimanale, è ispirata alle ricerche svolte dagli archeologi dell’Università del Salento nel sito di Aquinum, e riporta una rappresentazione fedele delle tecniche realmente usate per indagare l’importante sito in provincia di Frosinone.
L’UNIVERSITÀ DEL SALENTO SU TOPOLINO
Nella storia a fumetti “Topolino e il tesoro del legionario”, in edicola da mercoledì 19 ottobre, Topolino e Gambadilegno sono alla ricerca del misterioso Corno di Topolomeo, arrivato ad Aquinum nel 44 avanti Cristo “nascosto” sul muso di un rinoceronte.
Insieme allo storico nemico Pietro Gambadilegno, Topolino sarà accompagnato da un personaggio direttamente ispirato al vero direttore scientifico degli scavi, il professor Giuseppe Ceraudo, docente di Topografia antica all’Università del Salento.
Lecce e Aquinum sbarcano così per la prima volta su Topolino, a 73 anni dalla prima edizione della rivista: nel corso degli anni, le vicende di Topolinia e Paperopoli hanno ospitato diverse incursioni di personalità realmente esistenti, da Mina al giornalista Vincenzo Mollica, che “paperizzato” su intuizione di Andrea Pazienza appare in diversi numeri del settimanale sotto il nome di Paperica.
Le bellezze italiane non sono nuove agli sceneggiatori di Topolino: oltre al Vesuvio, dimora della fattucchiera Amelia, acerrima nemica di Paperon de’ Paperoni, sono apparsi sulla rivista scorci di Venezia e Mantova, la Sardegna e Roma, spesso nella sua versione antica.
“Topolino e il tesoro del legionario” torna a scoprire le meraviglie d’Italia ispirandosi alle importanti scoperte avvenute negli ultimi anni ad Aquinum: l’autore della storia è Francesco Artibani, che oltre ad essere una delle anime delle vicende di Topolino ha affiancato – come membro dell’associazione Roma Sotterranea – le attività dell’Unisalento nel sito archeologico in provincia di Frosinone.
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