Ginko

Il 1 novembre 1962 faceva il suo debutto in edicola Diabolik, l’eroe nero delle sorelle Giussani, e per i 60 anni della sua nascita raccontiamo la figura del suo grande avversario dalla parte della legge…

L’ispettore Ginko nacque contemporaneamente a Diabolik, sulle pagine del leggendario primo numero , Il Re del Terrore,  e all’inizio la partita era soltanto fra il poliziotto e il criminale.

Ginko è l’immagine speculare del suo avversario, il rovescio della medaglia, destinato a essere sconfitto, certo, ma mai perdente e proprio per questo sempre molto amato dalle sorelle Giussani e dai lettori.

Dotato di intelligenza e intuito pari al Re del Terrore, Ginko non riesce a vincere solo perché ha un nemico che utilizza tecnologie e, soprattutto, maschere di cui la polizia non può disporre e, a differenza dell’ispettore , non ha leggi e regolamenti che lo limitino.

Con gli anni sono stati narrati l’infanzia e gli inizi della carriera di Ginko, ma soprattutto una serie di informazioni su episodi del passato che hanno pesantemente condizionato il carattere presente: dai drammi familiari, all’origine della sua onestà,  alle infelici esperienze professionali, che ne hanno determinato la propensione ad agire in solitario, fino alla passione giovanile per i motori, che spiega il grande amore per la Citroen DS.

In Il grande riscatto del 1964, l’ispettore incontrò la duchessa Altea di Vallenberg, destinata a diventare la sua eterna fidanzata, infatti Ginko è troppo ossessionato dalla sua lotta contro il Re del Terrore per potersi lasciare andare completamente all’amore.

Ginko è un poliziotto moralmente integerrimo, ma disposto ad aggirare la legge solo nell’interesse di una giustizia superiore, arrivando persino ad allearsi con il suo acerrimo nemico, alleanze semore provvisorie e destinate a svanire al mutare delle circostanze.

La forza di volontà di Ginko è davvero inesauribile e i casi di qualche vittoria parziale, destinata a durare solo fino all’episodio successivo, e  pur sempre un successo, che fa provare ai lettori il brivido dell’imprevisto.