CREA Panoramica dai Romitori scaled

I paesaggi vitivinicoli non sono le sole bellezze del Monferrato all’interno dei patrimoni dell’Umanità Unesco,  infatti anche il Santuario del Sacro Monte di Crea, nei pressi del piccolo comune di Serralunga, a pochi chilometri da Asti, Vercelli e Casale Monferrato, ne fa parte.

La Chiesa, il parco e il percorso devozionale che si conclude con la riccamente decorata Cappella del Paradiso sono il luogo perfetto per una giornata tra arte, natura e cultura.

Si sa che la prima costruzione religiosa del Sacro Monte di Crea, un oratorio in onore della Madonna, fu probabilmente eretta intorno al 350 d.C., per poi essere ampliata ed abbellita nel corso dei secoli successivi.

Intorno all’anno Mille si stabilirono sul colle i Canonici di Vezzolano, ai quali seguono nel 1483 i Monaci Lateranensi.

Il Santuario ha poi continuato a crescere d’importanza, dato che i Paleologi prima e i Gonzaga poi investirono molto sull’ampliamento del sito sacro.

All’inizio dell’Ottocento le sorti del Santuario di Crea sembravano volgere al peggio, con una prima devastazione ad opera dei Francesi e la decisione, nel 1809, di mettere l’intera struttura all’incanto.

Nel 1820 il Santuario fu affidato ai Frati minori osservanti, che ne promossero un progressivo restauro e la valorizzazione.

Tra Ottocento e Novecento le cappelle del percorso devozionale furono oggetto di una importante opera di riqualificazione ed oggi il santuario è affidato alla diocesi di Casale Monferrato.

La chiesa del complesso dedicata alla Madonna Assunta, di dimensioni imponenti e dalla ricca facciata barocca,  all’interno, suddiviso in tre ampie navate, conserva una serie di opere d’arte sacra di pregio e una piccola ala dedicata agli ex voto.

Cuore della devozione popolare è la Madonna Nera di Crea, una statua lignea a lungo venerata e probabilmente datata intorno al XIII secolo, è da sempre protagonista di culto e di pellegrinaggi.

.Un tempo coperta da un manto riccamente decorato e caratterizzata dalla colorazione scura alla quale deve l’appellativo di “Madonna Nera”, durante il più recente restauro del 1981 la statua ha visto  la rimozione della patina scura che la ricopriva ed è stata portata a un colore più chiaro.

Si sa che in Italia sono molte le Madonne nere, con la maggior parte proprio in Piemonte deve molto celebre è quella custodita all’interno del Santuario di Oropa.

Il Sacro Monte vede, in un bel  sentiero alberato, un percorso costellato da 23 cappelle votive e 5 romitori, che ripercorrono i misteri del Rosario e la Cappella finale, che rappresenta l’ascesa al Paradiso, è la più ampia e scenografica.

Lungo il parco del Santuario della Madonna di Crea, istituito nel 1980 e comprendente 47 ettari di terreno boschivo, si snodano gradevoli sentieri e si può godere la vista sul paesaggio collinare sottostante e sul suggestivo borgo di Serralunga, piccolissimo paese sviluppato orizzontalmente lungo il dorso di una collina.