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Aperto nel 1947 come sede per le collezioni civiche del XX secolo del comune di Milano, dal 1979 il Padiglione d’Arte Contemporanea/PAC abbandonò il ruolo museale a favore di mostre temporanee che indagano l’arte del XX secolo e le sperimentazioni dei vari decenni con l’obiettivo di acquisire opere per completare le collezioni civiche.

La duttilità dei suoi spazi consente al Padiglione di essere un luogo sensibile in sintonia con esperienze artistiche eterogenee, come contenitore non invasivo e interlocutore coinvolto, spesso oggetto di intervento da parte degli artisti.

Ora, dal 22 novembre al 21 febbraio 2023, il PAC presenta una grande mostra collettiva dal titolo Japan: Body_Perform_Live, a cura di Shihoko Iida e Diego Sileo, che propone diverse forme d’espressione d’arte contemporanea arrivate dal Giappone dopo il 2000, ponendo particolare attenzione sulle tendenze che coinvolgono i corpi degli artisti, tra azioni e dinamiche performative.

Riflettendo in modo critico sulle relazioni fra le espressioni corporee dinamiche e la società, l’ambiente, la materialità e la tecnologia, la mostra è uno spaccato sulla vita e la morte, oltre che sul senso di urgenza dell’identità immaginata dagli artisti giapponesi contemporanei, e su come lo spirito politico sociale di un’epoca sia stato rivelato attraverso le pratiche artistiche.

I mezzi espressivi variano dalla pittura al disegno, dalla scultura alla fotografia, al video, ai tessuti (ricami), fino all’installazione site-specific e alla video installazione, cioè le pratiche portate avanti dagli artisti d’avanguardia del Giappone del dopoguerra, o nel recente passato, dando luogo a dialoghi a più livelli tra le opere esposte.

L’esibizione sottolinea la situazione politico sociale del Giappone di oggi attraverso i lavori di diciassette artisti, con nove donne, sette uomini e un collettivo, nati tra il 1924 e il 1987,  alcuni dei quali membri dell’Associazione d’Arte Gutai che ha avuto un ruolo storicamente significativo.

La mostra si allinea quindi perfettamente con la missione del PAC, per decostruire i pregiudizi e a promuovere nuove visioni attraverso l’arte contemporanea.

Pur concentrandosi sugli anni 2000 infatti, l’esposizione parte dall’arte del dopoguerra, che decostruiva le norme sociali e il modernismo incentrato sull’Occidente, e arriva a quella dei giorni nostri, illustrando come le pratiche degli artisti abbiano attraversato nei decenni le linee tracciate dai sistemi politici e artistici.

Prosegue anche il percorso della Project Room del PAC iniziato nel 2020 dove  al primo piano dello spazio espositivo si svolgeranno, in parallelo alle mostre in corso, progetti che possano dialogare con esse.

In concomitanza con la mostra Japan. Body_Perform_Live, la Project Room, in collaborazione con L’Altro Giappone e GiapponeTVB, ospiterà il lavoro di Igort, fumettista di fama internazionale, ma anche illustratore, sceneggiatore, musicista e regista,  Il Muschio e la Carne. Anatomia dei sensi nel Giappone di Igort, che guida il pubblico nell’universo culturale nipponico attraverso le opere illustrate dell’artista.