Uno dei disegnatori simbolo del Novecento…
Charles Monroe Schulz, nacque a St Paul, in Minnesota il 26 novembre 1922, e fin da subito sembrava destinato al fumetto, infatti uno zio lo soprannominò Sparky, abbreviazione di Sparkplug, il cavallo di Barney Google, striscia allora popolarissima, che nella versione italiana divenne Barnabò Goggoloni o Bertoldo Scalzapolli.
Da allora Charles divenne Sparky per tutti, e fu il nomignolo con cui firmò i suoi primi lavori e con il quale lo chiamarono sempre gli amici.
Un giorno un’insegnante, guardando un sua disegno, commentò: “Un giorno, Charles, sarai un artista”.
Molto bravo a scuola, Charles eccelleva nell’arte e leggeva le strisce di fumetti che apparivano sui giornali dell’epoca, sognando un giorno pubblicare di proprie.
Quando aveva tredici anni, gli regalarono un cane bianco e nero di nome Spike, buffo e intelligente, che il modello di quello che più tardi sarà Snoopy e, frequentando le superiori, invece, strinse amicizia con un ragazzo di nome Charlie Brown, poi utilizzato nell’invenzione della figura dell’omonimo bambino.
Dopo il diploma e una breve esperienza di guerra nella Francia del 1945, fu assunto come insegnante alla Art Instruction School, una scuola di disegno per corrispondenza dove Schulz incontrò numerosi giovani colleghi e trasse ispirazioni e suggerimenti per i suoi futuri personaggi. Infatti l’impiegata della contabilità Donna World, suo primo amore non corrisposto, gli ispirò il singolare personaggio fuori campo della ragazzina dai capelli rossi, eterna innamorata di Charlie Brown.
Sparky spedì così i suoi disegni a varie redazioni, finché alla fine il giornale di St. Paul decise di pubblicare alcune sue strisce.
Dopo questo piccolo riconoscimento, mise insieme la sua migliore produzione e di mandarla all’United Feature Syndacate di New York, dove la risposta fu subito positiva e Charles ricevvetta una lettera a conferma dell’interessamento.
Il giovane disegnatore si spostò a New York con l’intento di consegnare le sue strisce, poi chiamate dall’editore, con un termine inizialmente aborrito da Schulz, Peanuts, e da lì creò una galleria indimenticabile di personaggi, oggi noti in tutto il mondo, come Snoopy, Lucy, Linus, Sally, Woodstock, Schroeder e molti altri.
I Peanuts debuttarono ufficialmente il 2 ottobre 1950, data in cui la prima striscia uscì su sette quotidiani americani e in pochi anni, divennero il fumetto più popolare del globo. pubblicati su 2293 giornali di 67 paesi, comparendo in programmi di animazione, nei film per il cinema, tra diari di scuola e raccolte di fumetti.
In una celebre intervista Schulz disse che “Perché i musicisti compongono sinfonie e i poeti scrivono poesie? Lo fanno perché per loro la vita non avrebbe alcun significato se non lo facessero. Questo é il motivo per cui disegno i miei fumetti: é la mia vita” e ripeteva: “Quando non potrò più disegnare, non voglio che nessuno prenda il mio posto. Charlie Brown, Snoopy, Linus, Lucy e gli altri miei personaggi usciranno di scena con me”.
Così quando Charles Monroe Schulz morì il 12 febbraio 2000, all’età di 77 anni, colpito dal cancro, assieme a lui chiuse per sempre il mondo di Charlie Brown, Snoopy e dei loro amici.