a palazzo gotico la mostra egitto svelato

Il Salone del  Palazzo Gotico di Piacenza accoglie fino al 26 febbraio 2023 la mostra esperienziale Egitto svelato, dove i protagonisti sono importanti reperti egizi della XXI Dinastia (1070 a.C. – 900 a.C.) provenienti dal famoso Nascondiglio di Deir el Bahari, di proprietà dell’Art and History Museum di Bruxelles.

Realizzata dall’Istituto Europeo del Restauro, in collaborazione con l‘Art & History Museum di Bruxelles e l’Amministrazione Comunale di Piacenza, la mostra espone una serie di notevoli reperti egizi tra cui sarcofagi, mummie e oggetti dei corredi funerari provenienti dall’A&HM di Bruxelles e da alcuni importanti musei italiani, come il MANN di Napoli, ricchi del fascino legato all’Antico Egitto, al suo mondo di miti e credenze e all’avventurosa epoca degli antichi tombaroli e dei primi archeologi.

Il pubblico potrà inoltre assistere dal vivo al restauro di alcuni sarcofagi grazie all’installazione, all’interno del percorso espositivo, dell’EUROPA Expositive Laboratory Module, un laboratorio altamente tecnologico, realizzato dall’Istituto Europeo del Restauro per gli interventi in pubblico. Vincitore del Visit Brussels Awards nella categoria New Concept, questo laboratorio permette ai visitatori di osservare in diretta il lavoro dell’equipe di restauratori guidata da Teodoro Auricchio, tra i massimi esperti internazionali nel settore del restauro ligneo.

La mostra prevede una serie di attività collaterali, come visite guidate, laboratori didattici e conferenze.

Deir el-Bahari è un complesso di templi funerari e tombe e il primo monumento costruito qui è il tempio funerario di Mentuhotep II dell’XI dinastia e più tardi, durante la diciottesima dinastia, anche Amenhotep I e Hatshepsut costruirono monumenti in questo sito.

La struttura si trova sulla riva occidentale del Nilo, di fronte alla città di Luxor, in Egitto e il picco di el-Qurna lo separa dalla Valle dei Re mentre, geograficamente, si trova sugli stessi assi dei complessi templari di Karnak e Luxor a Tebe.

Hathor era la dea che allattava e allevava ogni re così, per lei, il sito di Deir el-Bahari era sacro..

Se il tempio di Hatshepsut si trova sotto le ombre di queste colline, dall’altro lato si trova la Valle dei Re, ultimo luogo di riposo di alcuni dei più famosi sovrani dell’antico Egitto, tre le steli che recano preghiere a Hathor nella sua forma di vacca.

Il complesso di Deir el-Bahari è costituito da tre templi e quello del faraone Hatshepsut è la struttura più popolare del complesso.

Questi tre templi vennero persi nel tempo fino a quando gli storici non li hanno scoperti, anche se il tempio del re Mentuhotep II ha perso gran parte della sua struttura originale.

Successivamente, gli storici hanno scoperto il tempio a terrazze della regina Hatshepsut tra il 1894-96 e una missione archeologica polacca ha deciso di restaurare il terzo santuario a terrazza e il muro di contenimento nel 1968, oltre a trovare il terzo tempio di Thutmose III, tra i due templi precedenti. Tutti e tre i templi erano collegati tra loro attraverso lunghe strade rialzate ai templi della valle, oltre a varie strutture per l’attracco dei battelli.