Il Capodanno ortodosso viene festeggiato nella notte tra il 13 e il 14 gennaio e, a parte la data, non ha caratteristiche molti diverse rispetto al Capodanno che si celebra, in gran parte dei paesi del mondo, tra il 31 dicembre e il’1 gennaio.
Ma perché viene celebrato esattamente in questa data? Bisogna sapere che la religione ortodossa segue il calendario Giuliano e non quello Gregoriano dato che anche Natale è in una data differente, per la precisione il 7 gennaio e per questo motivo il Capodanno ortodosso viene anche spesso definito il Vecchio Anno Nuovo.
Questo calendario spostato in avanti ha portato con il tempo ad un allungamento del tradizionale periodo delle feste nei paesi che lo celebrano, infatti ora, in alcuni paesi si estende questo momento dal 6 dicembre, il giorno della luce, fino appunto al Capodanno giuliano, includendo quindi sia il Natale gregoriano che quello ortodosso che il Capodanno gregoriano.
Il calendario Giuliano ha origini molto antiche, venne introdotto da Giulio Cesare nel 46 a.C. ed è stato utilizzato in tutto il mondo fino al 1582, quando in alcuni paesi fu sostituito dal calendario gregoriano.
Allora il calendario Giuliano aveva accumulato una discrepanza tra le date del calendario e l’ora dell’equinozio di primavera nell’emisfero Nord e Papa Gregorio, per eliminare questa discrepanza, decise che il 4 ottobre 1582 sarebbe stato seguito dal 15 ottobre 1582.
Da questo momento in poi la maggioranza dei paesi al mondo ha adottato il calendario gregoriano.
Il Capodanno ortodosso è festeggiato in tutti quei paesi dove la religione ortodossa viene praticata dalla maggioranza della popolazione o nei quali la comunità ortodossa è molto numerosa: in ogni caso le comunità ortodosse in tutti i paesi del mondo colgono l’occasione per festeggiare insieme e ritrovarsi.
L’area dell’Europa dell’Est è quella dove il Capodanno ortodosso viene principalmente festeggiato, in particolare in Serbia, Macedonia, Ucraina, Georgia e Gerusalemme, in modo più tranquillo e tradizionale rispetto a quello che segue il calendario gregoriano.
I festeggiamenti solitamente partono con un cenone in famiglia seguito, alla mezzanotte, dalla partecipazione ad una cerimonia nella chiesa o nel tempio, che si conclude poi con i rintocchi della campana, che rappresentano un segno di buon auspicio per un nuovo anno.
A volte il festeggiamento è seguito anche da balli popolari, ma anche per ripercorrere quello che è successo nell’anno precedente e fare buoni propositi e prendere decisioni.
Il Capodanno ortodosso in Serbia prevede dei veri e proprio festeggiamenti in grande stile, con concerti nelle piazze principali delle città, fuochi artificiali e serate speciali in varie discoteche e ristoranti del paese.
Le celebrazioni del Capodanno ortodosso o Vecchio Capodanno in Macedonia riescono a mantenere molti rituali tradizionali dove , nella tradizionale cena che viene organizzata in famiglia, viene di solito preparata la pita fatta in casa e, nell’impasto, è inserita una moneta, chi troverà la moneta, avrà un anno fortunato.