Fino al 14 gennaio 2024, il Forte di Bard ,  negli Alloggiamenti del Museo delle Alpi, una mostra dedicata all’artista francese Gabriel Loppé, pittore, alpinista, viaggiatore ma anche fotografo.

L’esposizione realizzata da Anne Friang dell’Associazione Amis de Gabriel Loppé e da William Mitchell della Galleria John Mitchell di Londra presenta più di 100 opere tra tavole, disegni, fotografie e oggetti provenienti da collezioni private e pubbliche, che rappresentano il lavoro dell’artista dagli anni 1860 sino all’inizio del XX secolo.

Gabriel Loppé raffigurò nelle sue opere la grandiosità delle montagne, i ghiacciai tagliati dai crepacci e dalle fessure e i tramonti sgargianti catturati dalla vetta del Monte Bianco e a partire dal 1849 fino al 1912 soggiornò regolarmente a Chamonix, dove trovava l’ispirazione per ritrarre i paesaggi alpini e gli imponenti ghiacciai.

Loppé fu uno dei primi pittori-alpinisti e le sue opere mostrano le emozioni che provava  di fronte a questi panorami, il sentimento della montagna che solo gli alpinisti e i pittori d’altura possono dare.

Se Gabriel Loppé è il primo artista alpinista, fu anche un viaggiatore che attraversa città, campagne, mare di paesi come l’Inghilterra, la Scozia, l’Italia e la Francia, con numerosi viaggi e soggiorni nelle principali capitali europee, Londra e Parigi, e in Scozia, dove rappresentò paesaggi, fiumi e scogliere rocciose a picco sul mare.

A partire dal 1890 si dedicò alla fotografia, immortalando i suoi nipoti, ma anche le città e le montagne per essere un testimone del suo tempo e del progresso tecnico, in particolare dell’elettricità che iniziava a illuminare le città.

L’immagine che lo rese famoso risale al 1902, ed è la  Torre Eiffel colpita da tre fulmini.

Gabriel Loppé nacque  a Montpellier il 2 luglio 1825 e suo padre era un ufficiale militare.

A partire dall’età di 10 anni, Gabriel venne mandato a studiare a Parigi e a 17 anni raggiunse finalmente i genitori a Embrun, nelle Alte-Alpi, dove conobbe le montagne, disegnò all’aria aperta e decise che in futuro sarebbe diventato un pittore.

Nel 1846, Gabriel si iscrisse all’atelier del pittore François Diday, a Ginevra, che in estate portava i suoi allievi a Meiringen, nell’Oberland bernese.

Loppé nel 1849 si stabilì sulle Alpi, dove scoprì Chamonix e la Mer de Glace, poi si recò al rifugio dei Grands Mulets, a 3000 metri, sul versante settentrionale del massiccio del Monte Bianco, che si promise di salire ogni anno, per dipingere, contemplare i ghiacciai, incontrarsi con alpinisti e guide di passaggio, lontano dal mondo sottostante.

La prima scalata del Monte Bianco di Gabriel risale al 1861 e vi tornò regolarmente, apprezzando in particolare la pittura dalla cima, dall’alba al tramonto.

All’età di 39 anni entrò  a far parte dell’Alpine Club di Londra, poi aprì uno studio e una galleria espositiva a Chamonix, Peinture Alpestre Gabriel Loppé.

Dopo una lunga carriera artistica, Loppé morì a Parigi il 19 maggio 1913, all’età di 87 anni.