Rettorato Universita Torino

Presso l’Archivio di Stato di Torino fino al 26 marzo 2023 è davvero da vedere la mostra  Lise Chi? La vita e l’impegno della grande e simpatica fisica Lise Meitner che, tra postazioni multimediali, testi e fotografie storiche, accompagna i visitatori alla scoperta della vita della scienziata austriaca.

La mostra è stata ideata da SISSA Medialab di Trieste con i Dipartimenti di Fisica, Chimica, Filosofia e Scienze dell’Educazione, Matematica, Scienze Cliniche e Biologiche, Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino, in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Torino. 

Nata nel 1878 Lise Meitner, dall’ infanzia a Vienna con la famiglia, il lavoro a Berlino col chimico Otto Hahn per trent’anni e la sua fuga a Stoccolma per evitare le persecuzioni naziste, ebbe una personalità sempre aperta ad ogni possibilita, come dimostra il suo impegno come portatrice di pace e di una visione etica della scienza.

La vita della Meitner, come quella di molte donne all’inizio del ventesimo secolo, fu ricca di ostacoli e pregiudizi da superare, prima di intraprendere gli studi al liceo e all’università e per essere riconosciuta come assistente e docente con uno stipendio al pari dei colleghi maschi. Attraverso il racconto della vita di Lise, la mostra è anche una riflessione sulla storia delle donne che hanno dedicato il loro tempo e la loro creatività alla scienza.

Alla fine del 1938, a Stoccolma dopo la fuga da Berlino, Lise tenne una corrispondenza continua col suo compagno di studi e ricerche Otto Hahn, che continuava l’esperimento progettato da Lise a Berlino sull’uranio.

Una mattina, mentre stava camminando in un bosco dopo una nevicata, Lise pensò ai risultati sorprendenti ottenuti da Otto col bombardamento dell’uranio con neutroni, per i quali il collega aveva  chiesto il suo aiuto.

Lise fece dei calcoli su un blocco e capì che il nucleo dell’atomo di uranio si era diviso in due parti, come accade ad  una goccia d’acqua tirata per il lungo, ciò la portò a capire la fissione del nucleo di uranio, che libera una grande energia, come dimostrò in seguito  coi suoi calcoli, che inviò subito a Otto.

Tuttavia, il ruolo di Lise in questa scoperta non fu  riconosciuto e quando nel 1944 fu  assegnato il premio Nobel per la scoperta della fissione nucleare questi andò al solo Hahn.

Dopo la guerra, Lise prese la cittadinanza svedese e abbandonò in parte la ricerca scientifica, dedicandosi ad attività civili e sociali per la pace e in difesa dei diritti delle donne, prima di morire a Cambridge nel 1968.

La mostra sarà aperta da lunedì a venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17, sabato e domenica dalle  11 alle 17.