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L’ideatore di uno del brand simbolo della moda francese…

Louis Vuitton  nacque il 4 agosto 1821 ad Anchay, un villaggio nella regione montuosa dello Jura, a est della Francia, e rimase orfano di madre a soli dieci anni.

A tredici Louis decise di scappare di casa per raggiungere a piedi Parigi, in un viaggio lungo quattrocento chilometri che durò ben due anni, durante i quali per sopravvivere fece qualsiasi lavoro gli capitasse.

Giunto a Parigi nel 1837, grazie alla sua intraprendenza il giovane riuscì a farsi assumere come apprendista da Romain Maréchal, il più prestigioso imballatore e fabbricante di bauli della città, un mestiere che consisteva non solo nel realizzare scatole e contenitori, ma anche nel preparare e impacchettare il loro contenuto, incluse le crinoline degli abiti del tempo.

Louis divenne in pochissimo tempo un artigiano molto apprezzato e tra i clienti che si affidarono ai suoi servizi c’era  Eugénie di Montijo, futura imperatrice di Francia.

All’età di trentatré anni il giovane sposò la diciassettenne Clemence-Emilie Parriaux e decise di mettersi in proprio così nel 1854 , dopo diciassette anni alle dipendenze di Monsieur Marechal, aprì il suo  negozio al numero 4 di Rue Neuve-des-Capucines, vicino a Place Vendome.

L’imperatrice nominò Vuitton suo Emballeur ufficiale e gli aprì le porte dell’aristocrazia parigina, così Louis decise di espandere l’attività aprendo un laboratorio ad Asnières, poi distrutto durante il conflitto franco-prussiano e ricostruito poco tempo dopo.

Nel 1858 Louis ripensò completamente i pesanti bauli dal coperchio bombato in uso a quei tempi, che divennero piatti e impilabili, realizzati con legno di pioppo  rinforzati sugli angoli con placche di metallo, rivestiti in tela impermeabile e dotati di cassetti e scomparti completamente customizzabili.

L’amicizia con Charles Frederick Worth, il primo couturier della storia, gli permise  di restare aggiornato sui cambiamenti della moda e di innovare costantemente le sue creazioni.

Così, quando corsetti e crinoline vennero sostituti da abiti più snelli e pratici, Louis inventò il Wardrobe trunk, un baule-armadio verticale organizzato internamente con appendiabiti e cassetti che permetteva ai viaggiatori di trasportare il guardaroba senza dover disfare i bagagli una volta giunti a destinazione.

I suoi clienti ne furono entusiasti, come personaggi del calibro di John Davison Rockefeller, Sarah Bernhardt e persino Frédéric Auguste Bartholdi, che se fece costruire uno su misura per spedire a New York il delicato prototipo in argilla della Statua della Libertà.

Louis escogitò anche una soluzione per proteggere il contenuto dei bauli nel 1886, insieme al figlio Georges, grazie ad un innovativo sistema di chiusura a cinque tamburi a molla.

Il grande inventore morì il 27 febbraio 1892, lasciando le redini del brand al figlio Georges, che da Louis aveva ereditato la straordinaria caparbia e l’indole visionaria.

Nel 1896 venne ideato il celeberrimo Monogram, creato da Georges da un pattern in cui le lettere LV si alternano al disegno di un quadrifoglio e a quello del suo negativo, ispirato alle decorazioni realizzate anni prima da Louis sulle piastrelle della cucina della casa di famiglia ad Asnières.

Oggi il brand  Vuitton è uno dei più noti dei mondo grazie alle numerose innovazioni, come la linea di travel bags e handbags alla quale il fondatore aveva cominciato a lavorare negli ultimi anni della sua vita, seguendo i bisogni e i desideri di uomini e donne.