La Città di Cannobio, grazie alla collaborazione della Rete Museale Alto verbano, per giovedì 20 aprile alle 21, nel suggestivo scenario medievale della saletta di Palazzo Parasi, proporrà un incontro con Sergio Monferrini, archivista e storico, che ha avuto il merito di aver trovato negli archivi il documento di contratto originale a Gaudenzio Ferrari per la pala d’altare della Salita al Calvario del Santuario della Santissima Pietà di Cannobio.
La conferenza proposta dal ricercatore, Storiche famiglie cannobiesi tra 1500 e 1700, sarà intorno alle straordinarie vicende che hanno caratterizzato il Borgo, la sua gente e il suo territorio, nei secoli passati, nel quadro economico e sociale di Cannobio, rivolte con il suo ceto mercantile verso Milano, ma anche verso il nord Europa, con maestranze specializzate in mestieri unici, quali quelli della lavorazione artistica del cuoio, oltre che in attività fortemente legate all’ambiente naturale, quali il commercio del legname e del carbone.
Lo status economico raggiunto da alcune famiglie cannobiesi è visibile ancora oggi nei manufatti d’arte con cui hanno voluto dare pregio agli edifici sacri del borgo, come il Santuario della Santissima Pietà, ma anche nelle proprietà che ebbero nel corso di due secoli oltre il Lago Maggiore, tra Milano e Roma.
Cannobio, tra gli ultimi paesi lungo la riva piemontese del Lago Maggiore prima del confine con la Svizzera, è una tra le più importanti e apprezzate località turistiche del VCO.
Il nucleo originario, noto come il Borgo, si snoda a partire da via Al Castello, introducendo il visitatore tra antiche abitazioni, gradinate e passaggi che portano al lungolago.
Il lungolago di Cannobio è una delle più belle passeggiate del Lago Maggiore, con una scultura marmorea di un leone, realizzata da Giulio Branca in memoria della vittoriosa difesa del borgo contro l’attacco austriaco del 1859.
Proseguendo si arriva a raggiungere Piazza Vittorio Emanuele III, il principale centro di ritrovo del paese.
Lungo via Giovanola si risale verso il Palazzo della Ragione, ora denominato Parasio, e verso il simbolo del potere religioso, rappresentato dalla Chiesa di San Vittore, con un campanile romanico.
Un altro edificio religioso degno di nota è il Santuario della Santissima Pietà, dove nel 1522 ebbe luogo il miracolo della sacra costa.
Per la celebrazione di quest’avvenimento, il 7 gennaio si festeggiano i Lumineri, quando il lungolago di Cannobio s’illumina di candele e lumini disposti lungo le vie dell’abitato e sulle barche attraccate in porto o ferme a largo, mentre i ristoranti servono minestre di fagioli e luganighette di carne bovina.
Cannobio è conosciuta anche per il Lido, un’ampia spiaggia, meta di bagnanti desiderosi non solo di godersi una vacanza all’insegna del sole e del relax, ma anche di avventurarsi in attività come la vela e il diving.
Alle spalle di Cannobio si apre la Valle Cannobina, il luogo ideale per gli amanti del trekking e della natura incontaminata del Parco della Val Grande, con l’orrido di Sant’Anna, formatosi in seguito all’azione erosiva delle acque del torrente Cannobino.