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Way Experience, la media company tra i leader in Italia dei progetti di Virtual Reality e vincitrice dell’Oscar dell’Innovazione Premio Angi 2022 presenta a Milano, fino al 31 dicembre 2023, un nuovo appassionante progetto tra reale e virtuale: Inside Monet. 

Dopo il successo di You Are Leo, che nel 2019 coinvolse oltre 40.000 persone con il Virtual Tour milanese dedicato a Leonardo da Vinci, ci si potrà immergere nella prima grande mostra en plain air dedicata a Claude Monet, uno dei padri fondatori dell’impressionismo francese.

Inside Monet è una Virtual Reality Experience per un pubblico trasversale, che unisce l’arte allo studio della natura, della luce, calata nell’atmosfera di quei fermenti culturali che hanno contrassegnato il vitale mondo artistico parigino di metà Ottocento.

Tutto ciò per raccontare e fare vivere in prima persona al visitatore/spettatore il concetto di en plein air, il metodo pittorico soprattutto del gruppo degli Impressionisti del dipingere all’aperto per cogliere le sottili sfumature generate dalla luce su ogni particolare.

L’intero tour graviterà intorno all’Arco della Pace, nei pressi della fermata Cadorna, nella zona più parigina di Milano, in un Museo Impossibile all’aperto che permetterà di entrare fisicamente nelle opere più significative di Monet.

Ad accompagnare gli spettatori durante questa passeggiata sarà un attore che racconterà Monet e la sua storia, grazie alla narrazione drammaturgica scritta in collaborazione con Libero Stelluti, che inviterà i partecipanti ad indossare il visore per entrare nei suoi quadri e capirne al meglio la pittura, la luce e i colori, nonché le sue emozioni e impressioni.

Il salon-atelier di Claude Monet a Giverny, in Normandia, scrupolosamente ricostruito attenendosi a quello reale, è il punto di partenza dell’intero percorso di Virtual Reality, ricca del quadri realizzati dal pittore nei quali verrà proiettato lo spettatore, delle fotografie dei luoghi a lui cari raffigurati nei suoi lavori e degli oggetti personali legati alla sua sfera più intima.

Nella prima tappa il visitatore  si troverà il  paesaggio marino del porto di Le Havre immerso nella foschia dell’alba di Impressione, Levar del Sole (1872) e la storia del visione impressionista si deve, forse proprio all’impatto che ebbe sulla critica questo dipinto, esposto per la prima volta insieme ad opere di altri artisti in occasione della mostra del 1874 presso lo studio del fotografo Nadar.

Il sole nascente, l’accostamento e le sfumature di colori dovuti ai suoi raggi, sulla natura e sull’acqua, avvolgono lo spettatore in un’alba parte della pittura mondiale.

La seconda tappa condurrà il visitator  nella distesa di verde tenue e di rosso scarlatto del quadro I papaveri, in quell’atmosfera tipica di aria estiva e in quella luce della regione dell’Ile de France che Monet amava dipingere.

La terza tappa sarà  una delle passeggiate che la moglie di Monet faceva insieme al figlio durante le calde giornate estive sulle colline di Argenteuil, con il vestito di Camille ondeggiare al vento e l’erba muoversi grazie al gradevole venticello estivo che avvolge tutto il paesaggio.

La quarta tappa è in I covoni, dove Monet si presenta intento a studiare il tema delle mutazioni della luce e degli effetti di colore, tra i più cari al pittore.

Ultima tappa è Lo stagno delle ninfee, infatti Monet considerava il suo giardino di Giverny il suo capolavoro, ed è qui che nasce la serie di oltre 250 dipinti con protagoniste le ninfee.

In questo giardino lo spettatore, entrando nell’armonia dei colori e delle pennellate che si combinano con gli effetti dell’acqua e della luce in natura, osserverà i raggi del sole che penetrano nella vegetazione, i riflessi dei colori, il ponte ad arco in stile giapponese che Monet aveva fatto costruire in onore della cultura del Sol Levante da lui amata, che si riflette nelle pennellate veloci di questo dipinto.

Il punto di ritrovo per i partecipanti è davanti all’Arco della Pace, mentre una bike brandizzata, in Piazza Sempione, segnalerà il luogo di incontro e distribuzione dei visori.