Il Centro Eventi Il Maggiore a Verbania, sul Lago Maggiore fino al 4 giugno 2023 ospita la mostra interattiva e multimediale per tutte le età Nel nostro piatto, per capire, scegliere e controllare cosa si mangia.
La mostra è frutto di un lavoro con protagonista la Regione Piemonte con gli Assessorati all’Agricoltura e cibo e alla Cultura, partecipano l’Università di Torino con Agrinnova e Agri New Tech, l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo con una grande attenzione agli aspetti scientifici.
Il tutto per un percorso interattivo e multimediale educativo di gioco e di conoscenza sulle ricadute economiche, sociali, ambientali delle nostre scelte sul cibo e il loro intreccio con il contrasto al climatechange in un format culturale e educativo attrattivo, innovativo, utile al mondo della scuola e della formazione e alle famiglie tra interattività e multimedialità.
Con 5 aree tematiche, 18 postazioni interattive e multimediali, 6 monitor tattili, una grande proiezione centrale, 18 capitoli, 80 giochi e attività e video, cartoon si propongono tutti i linguaggi: dalle parole ai suoni, dai video alla grafica, alle immagini e un utilizzo finalizzato ed efficace delle nuove tecnologie digitali.
E’ un’esperienza per tutti, allo scopo di informarsi giocando, passando da conoscenze di base al confronto su temi di attualità per arrivare ad avere una nuova consapevolezza e attenzione all’azione del mangiare e con quanto è connesso.
In pratica il pubblico è atteso per camminare sui piatti, imboccare il gigante Pantagruele, esplorare il supermercato, parlare con le galline allevate, fare una gare sui rischi e sulle credenze, scoprire l’intelligenza necessaria per cucinare, scegliere i succhi di frutta tra i tanti, costruire la dieta mediterranea con la sua doppia piramide, sfidarsi a cucinare nella pentola del lupo, infilare forchette in cibi improbabili, riconoscere la varietà di frutta e verdura, individuare la stagionalità in un paese lungo 1300 km, fare il cammino di un piatto di pasta nell’apparato digerente e intestino, misurare le vitamine nella frutta e verdura, distinguere colori e sostanze, capire la chimica del corpo e quella del cibo che si incontrano, srotolare 9 metri di intestino, conservare gli alimenti con il frigo, crescere una pianta di riso, rovesciare un piatto in mancanza di pratiche agricole corrette, cercare qualche consiglio negli acquisti per evitare frodi e danni, misurare l’acqua invisibile nel cibo, capire i guai della siccità, conoscere la storia di un panettiere e delle varietà del pane, e della pasta attraverso le forme e poi fotografarsi mentre si tiene in equilibrio una colonna di piatti e di cibi.
Da questi spunti si sviluppano gli approfondimenti e le proposte, i percorsi e i consigli dato che scegliere il cibo di cui nutrirsi richiede anche un’educazione vasta e articolata.
Tra i tanti temi dell’alimentazione si passa dalla conoscenza del corpo, dal sapore e il gusto, al ciclo di vita dei prodotti, alle filiere della produzione del cibo e il loro lavoro, dalle risorse del pianeta usate dall’agricoltura e allevamenti, al cibo come cultura, dagli inquinamenti agli sprechi, dalle lettura delle etichette alla qualità e ai controlli, agli aggettivi da accostare alla parola cibo.
È un’esperienza che non termina uscendo dalla mostra, ma può continuare a casa e a scuola per sviluppare degli strumenti adeguati a distinguere tra verità scientifiche e fake news, tra sensazioni e problemi veri, analisi e proposte concrete.