Il pilota che pur di continuare a correre trovò una seconda strada nel mondo della motonautica…
Didier Joseph-Louis Pironi nacque il 26 marzo 1952 a Villecresnes, cominciò a studiare come ingegnere, ma poi dopo si iscrisse alla scuola di guida al Paul Ricard ricevendo la borsa di studio di sponsorizzazione della compagnia petrolifera francese Elf nel 1972.
Il giovane pilota partecipò alla Formula Renault francese nel 1973 e l’anno successivo con il team Elf Martini conquistò il titolo con sette vittorie e fu sempre con il team Elf Martini nel 1975 nella Formula Renault Europea ottenendo tre vittorie a Monaco, Paul Ricard e Hockenheim e l’anno successivo conquistò il titolo con dodici vittorie.
Passato nella Formula 2 con lo stesso team, Pironi ebbe una sola vittoria a Estoril e il terzo posto finale e nello stesso anno corse la gara di Formula 3 a Monaco vincendola.
L’anno successivo con la Renault-Alpine Didier vinse la 24 ore di Le Mans in coppia con Jean-Pierre Jaussaud e debuttò in Formula 1 con la Tyrell, riuscendo a conquistare punti in cinque gare del campionato e concludendo la stagione al quindicesimo posto con sette punti.
La seconda stagione con la nuova vettura della Tyrell 009 per il pilore fu migliore rispetto a quella della passata stagione, con due terzi posti in Belgio e negli Stati Uniti e punti iridati in Brasile, Spagna e Canada, terminandola undicesimo con quattordici punti.
Nel 1980 Pironì passò alla Ligier e conquistò la prima vittoria nel Gran Premio del Belgio, conquistando diversi podi e punti iridati, finendo il campionato quinto con trentedue punti.
L’anno successivo passò alla scuderia Ferrari dove si trovò come compagno di scuderia Gilles Villeneuve, che divenne sua grande amico, ma la Ferrari 126CK non era competitiva e Pironi riuscì ad avere punti solo a San Marino, Montecarlo, Francia e Italia concludendo la stagione tredicesimo con nove punti.
La stagione 1982 della Ferrari, con la più competitiva 126C2, vide il pilota, dopo il diciottesimo posto nel Gran Premio del Sud Africa, i punti conquistati in Brasile con il sesto posto e il ritiro nel Gran premio degli Stati Uniti Ovest, ottenere la seconda vittoria della sua carriere nel Gran Premio d’Imola.
Quest’episodio rese difficili i rapporti tra lui e Villeneuve, poichè il francese aveva superato il canadese nelle ultime fasi della gara, quando c’erano ordini precisi di scuderia di tenere la posizione conquistata.
L’8 maggio 1982 nelle prove a Zolder del Gran Premio del Belgio Villeneuve, pur di migliorare il suo tempo, ritorna in pista, tampona la vettura di Jochen Mass, sbalzato fuori dalla vettura muore in ospedale, la Ferrari per rispetto non partecipò alla gara.
Dopo due podi conquistati a Montecarlo e Usa e il nono posto in Canada, Didier ebbe la sua terza ed ultima vittoria in Olanda e ottenne altri due podi nei due successivi Gran Premi.
Sabato 7 agosto 1982, durante le prove del sabato mattina del Gran Premio di Germania sulla pista bagnata Pironi, che stava tornando ai box dopo aver ottenuto la pole position, tamponò la Renault di Prost decollando, quando atterrò la Ferrari si spezza in due insieme alle gambe del pilota, mettendo fine alla sua carriera in Formula 1.
Fu superato nella classifica finale da Keke Rosberg che conquistò la sua unica vittoria nel Gran Premio di Svizzera.
Dopo varie operazioni Pironì tentò di nuovo di rientrare in Formula 1, non riuscendo, prima con la scuderia AGS e poi con una Ligier.
Alla fine il pilota si concentrò sulla motonautica, con uno scafo da lui ideato detto Colibrì, che lo portò a vincere diverse gare, ma il 23 agosto 1987 non potè sfuggire ancora una volta al suo destino, morì, insieme a Bernard Giroux e Jean-Claude Guenard, nel Needles Trophy Race al largo delle coste dell’isola di Wight.