Uno degli sport più amati dell’estate, perfetto da giocare su una spiaggia sotto il sole e con le onde del mare in sottofondo…
Si racconta che il beach volley fu ideato nel 1915 da George David Center che, desideroso di giocare con i suoi amici, costruì una rete sulla spiaggia di Waikiki alle Hawaii e incoraggiò i colleghi a giocare una partita da sei contro sei.
Sette anni dopo venne fondato, in California, il Santa Monica Beach Club e nel 1927 furono creati altri cinque club rendendo la California del Sud la culla del beach volley.
Contemporaneamente, il beach volley si diffuse in Europa e, durante gli anni Trenta, si iniziarono a tenere le prime partite a Praga, Riga e Sofia.
Successivamente, nel 1947, in California, si tenne il primo torneo e negli anni Cinquanta venne organizzato il primo circuito di cinque tornei singoli tra Santa Barbara, State, Corona del Mar, Laguna e San Diego portando il beach volley ad essere una parte integrante dello stile di vita californiano.
Negli anni Sessanta furono pubblicati i primi regolamenti della disciplina sportiva dalla California Beach Association per garantire la qualità del numero crescente di tornei che si svolgevano e nel 1974 fu organizzato il primo torneo sponsorizzato a San Diego, dove la Winston Company investì 1500 $ per il montepremi.
Nonostante i regolamenti, alcuni promotori trascuravano le esigenze e le proposte dei giocatori e per questo, nel 1983, venne fondata l’Associazione dei professionisti della pallavolo, iniziando ad organizzare dei tour con un montepremi pari a 275 mila $.
Nello stesso periodo squadre non americane parteciparono ai tornei APV con atleti provenienti dal Brasile, che cercavano di entrare nel circuito statunitense.
Così, nel 1987, la Federazione Internazionale di Pallavolo istituì il World Tour, offrendo ai giocatori una piattaforma per giocare ai massimi livelli in eventi organizzati professionalmente, ma i regolamenti e le diverse modalità di trasmissione dei tornei misero in conflitto la FIVB e l’AVP portando a sospensione reciproche per i giocatori.
Negli anni Novanta, il beach volley fu ancora una volta protagonista e nel 1992, in Spagna, si tenne un primo torneo dimostrativo come controparte ai giochi olimpici scatenando un interesse enorme e una nomination come disciplina olimpica ai Giochi di Atlanta nel 1996.
Da quel momento sono organizzati tornei internazionali in tutti e cinque i continenti e il beach volley è uno degli sport più seguiti a livello mediatico.
Data la sua popolarità, il beach volley è diventato anche indoor, dato che molti impianti sportivi hanno deciso di utilizzare la sabbia riscaldata proprio per ricreare una partita da beach volley sulla spiaggia.
Anche le federazioni sportive hanno contribuito a organizzare dei tornei al chiuso, come avviene in Olanda a gennaio e in Messico a novembre.