E il momento di Verso Sud, il Festival del cinema mediterraneo del Reggino, che quest’anno si svolgerà dal 15 luglio al 31 agosto nella bellissima cornice dell’Arena Alberto Neri di Catona, curata dalla Polis Cultura con la direzione artistica di Luciano Pensabene.
Come sempre, sotto il cielo stellato della stessa struttura estiva che ospita la storica kermesse da ben 38 anni, Verso Sud continua la sua mission di proporre il meglio della cinematografia a Sud della Stagione in corso, con tante riconferme e qualche anteprima.
Anche questa edizione vede il Sud protagonista con opere presentate e premiate nelle maggiori rassegne internazionali per promuovere il cinema meridionale con una finestra importante sui Sud del mondo, dal Nord Africa all’America Latina, con una rassegna che cresce grazie alla fiducia consolidata di un pubblico alla ricerca di opere di qualità da godersi sotto le stelle delle calde serate estive.
Il Sud Italia è ben rappresentato da alcune tra le opere più apprezzate, con le Sicilia in testa con tre film, La Stranezza, uno dei successi della stagione per un film che narra di come Luigi Pirandello maturò l’idea di concepire uno dei testi che avrebbe cambiato il corso del Teatro del ‘900, I sei personaggi in cerca d’autore, e lo fa seguendo per caso le peripezie di una scalcagnata compagnia di provincia, Primadonna di Marta Savina che narra la storia di Franca Viola, la prima donna che negli anni Sessanta in Sicilia si ribellò al matrimonio riparatore, con protagonista Marta Gusmano, Fabrizio Ferracane e il calabrese Francesco Colella e l’apprezzatissimo, da pubblico e critica, esordio di Beppe Fiorello alla regia con una storia di cronaca vera che arriva dagli anni Ottanta, impegnato e romantico, Stranizza d’amuri, titolo che omaggia il maestro Battiato.
Ancora da quegli anni arriva Piano Piano di Nicola Prosatore, una storia di riscatto e di crescita nella Napoli del primo scudetto, con Antonia Truppo, Lello Arena e Giovanni Esposito.
Il toccante Orlando di Daniele Vicari è una favola moderna con protagonisti il vecchio e la bambina, girato tra Sabina e Bruxelles, con un grande Michele Placido e dalla Puglia arriva Ti mangio il cuore di Pippo Mezzapesa con una sorprendente Elodie, al debutto in un ruolo non facile. Dai Sud del mondo arrivano opere di denuncia sociale come Il frutto della tarda estate di Erige Sehiri e Una voce fuori dal coro (la Traviata, i miei fratelli e io) di Yohan Manca.
Il film di chiusura porta negli altipiani boliviani con lo splendido Utama, le terre dimenticate di Alejandro Loayza Grisi.
Come sempre non mancherà il ricordo a Nicola Petrolino con il Premio a lui dedicato che quest’anno verrà assegnato, domenica 20 agosto, a Paolo Orlando, direttore della distribuzione di Medusa film, originario di Reggio Calabria.