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Il regista che ha adattato classici senza tempo della letteratura gialla mondiale, dando un nuovo volto al cinema francese del secondo Novecento, assieme alla Nouvelle Vauge…

Claude Chabrol nacque  il 24 giugno 1930 a Parigi, da due farmacisti, e scoprì il cinema nella sala gestita da uno zio paterno e poi a Sardent nella Creuze, dove i genitori, impegnati nella Resistenza, lo lasciarono a vivere con la nonna materna.

Finita la guerra, si laureò in Lettere moderne, ma preferiva frequentare i cineclub parigini e la Cinémathèque Française, dove entrò in contatto con i giovani critici dei “Cahiers du Cinéma”, con cui iniziò a collaborare nel 1953, un anno dopo il matrimonio con Agnés Marie-Madeleine Goute, figlia di un alto funzionario di Marsiglia, da cui avrà due figli, Jean-Yves e Matthieu.

Con i soldi lasciati in eredità alla moglie dalla nonna, nel 1956 fonda la casa di produzione AJYM, per cui girò i suoi primi lungometraggi e finanzia la realizzazione di alcuni film degli amici.

Inoltre Chabrol lavorò anche nell’ufficio stampa della Fox e nel 1957 diresse il suo primo film, Le beau Serge (Pardo d’argento al festival di Locarno per la miglior regia) sulla drammatica storia di un’amicizia, che inaugurò di fatto la Nouvelle Vague, di cui divenne uno degli artefici.

Il film anticipava già quelli che diventeranno i tratti distintivi del cinema di Chabrol come l’introspezione psicologica dei personaggi e dei loro rapporti, una trama spesso poliziesca e la descrizione accurata di un ambiente sociale.

Da quel momento iniziò per Chabrol una lunga e prolifica carriera, segnata dalla passione per genere poliziesco, che il regista reinterpretò in modo personale, privilegiando con costanza alcuni aspetti come l’attenzione per ambiti spesso ristretti alla dimensione del piccolo paese, la condizione borghese come condanna all’insoddisfazione, l’ambiguità morale che sta alla base dei comportamenti delittuosi, immettendovi elementi di inquietudine e problematicità tali da lasciare turbati.

Il regista francese diresse oltre cinquanta film fra i quali sono da ricordare I cugini (1959, Orso d’oro al festival di Berlino), Donne facili (1960), Un affare di donne (1988), Madame Bovary (1991), Il buio nella mente (1995), Rien ne va plus (1997) e Grazie per la cioccolata (2000) inoltre ha diretto anche  un paio di spettacoli teatrali e ha realizzato molti spot pubblicitari.

Nel 1964 sposò Stéphane Audran, attrice di molte tra le sue opere più importanti e madre di Thomas, e nel 1988 Aurore Paquiss, segretaria d’edizione di tutti i suoi film degli ultimi quarant’anni.

Claude Chabrol morì a Parigi a ottant’anni il 12 settembre 2010.