Parte il 23 agosto, con la Sinfonia n. 5 di Anton Bruckner diretta dal direttore principale Kirill Petrenko, la nuova stagione di concerti dei Berliner Philharmoniker, che saranno anche trasmessi in diretta grazie all’alta qualità audio e video della Digital Concert Hall
Tra gli altri appuntamenti diretti da Petrenko ci saranno la Sinfonia Pastorale di Beethoven e la Nona Sinfonia di Mahler, mentre l’artista in residenza di questa stagione è il pianista Seong-Jin Cho e il compositore in residenza sarà Wolfgang Rihm.
In occasione del Concerto di Capodanno tornerà a Berlino un talento della tastiera come il pianista Daniil Trifonov che interpreterà il Secondo Concerto per pianoforte di Brahms.
Inoltre, tra i numerosi appuntamenti, si potranno ascoltare grandi artisti come Riccardo Muti che dirigerà l’Europakonzert in Italia, Martha Argerich e un maestro della musica da film come John Williams.
La Berliner Philharmoniker, fondata nel 1882, è una delle orchestre più richieste a livello mondiale ed, oltre a Herbert von Karajan e al britannico Sir Simon Rattle, anche i direttori Hans von Bülow, Arthur Nikisch, Wilhelm Furtwüngler, Sergiu Celibidache e Claudio Abbado hanno contribuito attivamente allo sviluppo dell’orchestra composta da 128 membri.
Al momento è il direttore Kirill Petrenko ad essere la guida artistica mentre, grazie ai Lunchkonzerte (concerti di pranzo) gratuiti e al progetto educativo Zukunft@BPhil” l’insieme musicale ricco di tradizione si apre in ad un vasto pubblico.
La dimora della Berliner Philharmoniker è la Philarmonie Berlin, edificata dopo che quella vecchia venne distrutta nella Seconda Guerra Mondiale e la rinomata orchestra, negli anni successivi, fu sistemata in sedi non stabili e temporanee.
Con l’edificio della nuova Philarmonie, terminato nel 1963, l’architetto Hans Scharoun ideò un nuovo tipo di sala concerti, con l’orchestra al centro della sala, mentre la disposizione democratica dei posti a sedere sistemati in modo sfalsato consente una visione ottimale e grazie al palco disposto al centro sono possibili prospettive insolite sui musicisti.
Le pareti piegate e inclinate e il tetto simile ad un tendone permettono un’acustica unica, esattamente come le casse acustiche piramidali sul tetto della sala e il cosiddetto sistema costruttivo organico, dall’interno verso l’esterno, determina la forma dell’edificio, simile ad un tendono.
Nel linguaggio popolare berlinese anche per la nuova sala concerti è stato trovato un soprannome, ovverosia Circo Karajani, omaggio alla forma dell’edificio e al nome dell’allora direttore Herbert von Karajan.