Da lunedì 2 a lunedì 9 settembre Santo Stefano Belbo, in provincia di Cuneo, torna a proporre il Pavese Festival, la manifestazione che ogni anno mette in dialogo arte, letteratura, musica e teatro tra le colline amate dallo scrittore piemontese.
Tema dell’edizione di quest’anno è Vivere senza scrivere non vivo, frase, tratta da una lettera di Pavese al critico letterario Aldo Camerino del 16 giugno 1950, che permette di riflettere sull’indissolubile rapporto tra scrittura e vita che ha caratterizzato da sempre il percorso umano e professionale dello scrittore, oltre che sulle lettere come testimonianza preziosa di un vissuto personale ma anche di un’epoca e di un ambiente.
Con il Pavese Festival tornano anche il Premio Pavese, con le cinque sezioni che omaggiano il grande scrittore, poeta, editore, critico e traduttore e un nuovo format serale venerdì 13 settembre, e il Premio Pavese Musica, partito lo scorso anno con l’assegnazione a Claudio Baglioni.
La novità del 2024, in programma dal 9 all’11 settembre, sarà la podcast academy Ascoltare la letteratura lanciata da CRC Innova e Fondazione Cesare Pavese in collaborazione con Chora Media per la realizzazione di un podcast sui Dialoghi con Leucò.
Inoltre il Pavese Festival include poi un programma off, inaugurato il 12 aprile con la scrittrice e traduttrice Premio Pulitzer Jhumpa Lahiri, che porterà la manifestazione sul territorio e nel resto d’Italia.
La Fondazione Cesare Pavese ha la sua sede a sede a Santo Stefano Belbo, paese natale del grande scrittore, di cui divulga, valorizza e promuove l’eredità umana e culturale ed organizza ogni anno il Pavese Festival e, dal 2019, il Premio Pavese, omaggio alla figura di Cesare Pavese con cinque sezioni che ne rispecchiano la poliedrica attività: editoria, narrativa, poesia, saggistica e traduzione.
Nata nel 2004 per curare le manifestazioni del centenario della nascita dello scrittor, la Fondazione Cesare Pavese raccoglie il testimone del Centro Studi Cesare Pavese e dal 2019 raccoglie sotto di sé tutta la proposta culturale del Comune di Santo Stefano Belbo, proponendosi come strumento di crescita del territorio attraverso la cultura.
La sede della Fondazione Cesare Pavese si trova nel centro storico di Santo Stefano Belbo in Piazza Luigi Ciriotti e, oltre al museo e alla biblioteca civica, comprende l’adiacente chiesa sconsacrata dei SS. Giacomo e Cristoforo, con spazio espositivo e auditorium da 100 posti, una sala convegni da 60 posti e una foresteria per studenti e studiosi.
La chiesa ospita una serie di cinque grandi tele dell’artista milanese Ernesto Treccani (1920-2009) dedicate a La luna e i falò e donate al Comune di Santo Stefano Belbo, mentre gli schizzi preparatori sono conservati nella sala convegni, dove uno di questi porta ancora i segni dell’alluvione del 1994.
All’esterno si trova la scultura La vigna dei libri, donata alla Fondazione dall’artista piemontese Tino Aime in occasione del centenario della nascita di Pavese.
Nella sala convegni sono custoditi numerosi volumi di critica pavesiana, articoli di giornale, tesi di laurea, saggi e traduzioni provenienti da tutto il mondo.