Dal 6 al 22 settembre tra Milano e Torino torna MITO SettembreMusica 2024, con come filo conduttore MOTI, che vuole anche essere un modo per fare di MITO un catalizzatore di idee, pensieri, esperienze in movimenti, infatti allude ai moti dell’anima di Leonardo.
La programmazione nel biennio 2024 / 2025 si muoverà sul binario della promozione e valorizzazione delle migliori espressioni della cultura prodotta e promossa dai due poli del festival, e del dialogo con realtà oltreconfine per costruire relazioni progettuali in una prospettiva di integrazione europea.
Inoltre l’edizione 2024 vedrà l’avvio di due progetti, che saranno riproposti anche nell’edizione 2025, fondati su due aspetti della cultura espressa dalle due città polo del festival, come la cultura imprenditoriale e quella calcistica.
Sul piano della cooperazione con partner internazionali, nel suo essere realtà di confine Torino avvierà un dialogo che investa anche il campo della cultura con Lione, infatti per la prima volta verranno ospitati i complessi dell’Opéra de Lyon diretti dal loro direttore musicale Daniele Rustioni.
MITO SettembreMusica 2024 non proporrà un solo tema ma perimetri con percorsi tematici al loro interno, per riprodurre la complessità o il caos del presente, senza però confondere il pubblico affezionato, ma piuttosto di esporlo a stimoli, provocazioni, riflessioni, idee in qualcosa che non sia solo intrattenimento colto.
Rispetto alle edizioni passate, il festival propone un numero minore di eventi fortemente diversificati fra i due poli del festival per mettere in moto gli spettatori e creare quanto più possibile uno scambio più stretto fra le due città.
Creazioni contemporanee abitano tutte le isole tematiche del festival, accostate a grandi classici nei concerti sinfonici o concepite e commissionate per progetti specialmente sviluppati per MITO SettembreMusica 2024.
Particolare attenzione sarà data a composizioni del Novecento storico italiano ed europeo, spesso collegate alla figura di Giacomo Puccini, di cui MITO SettembreMusica ricorderà il centenario della morte con una serie di eventi, oltre a composizioni di Erich Wolfgang Korngold, Alexander Zemlinsky, Richard Strauss e Béla Bartók ma anche di Franco Alfano, Giorgio Federico Ghedini e Alfredo Casella, parte di un’epoca a cavallo di due secoli dalla quale Puccini trasse idee per le sue composizioni.
Una figura che attraversa le diverse isole tematiche è quella di Ludwig van Beethoven, monumento della musica ma anche sperimentatore di forme e contaminazioni e innovatore dei canoni classici, che fu fonte di ispirazione per generazioni di musicisti, compresi quelli delle avanguardie più audaci del Novecento ma anche oltre.
Proprio con Beethoven e la sua Nona Sinfonia si aprirà il festival, ma le sue musiche affioreranno anche in altri numerosi concerti del programma, allo scopo di riflettere sul presente.
Un rilievo particolare nella programmazione sarà dato a giovani interpreti italiani, molti già affermati a livello internazionale, sollecitati in proposte musicali inconsuete e spesso aperte alla lingua del presente, che metteranno in moto i diversi eventi del festival, dove MITO SettembreMusica si apre al nuovo.