Ben 30 ospiti e oltre 20 eventi in cinque giorni, tutti a ingresso gratuito, tra spettacoli teatrali, concerti, proiezioni, incontri interattivi, laboratori, mostre e momenti conviviali, ci sarà tutto questo a Torino per il Festival delle Migrazioni, quest’anno alla sesta edizione, che si terrà dal 18 al 22 settembre.
Il Festival delle Migrazioni usa teatro, arte, cinema e letteratura come strumenti privilegiati di coinvolgimento, approfondimento e riflessione, un punto di riferimento nazionale che dà voce a nuovi sguardi e narrazioni sul fenomeno migratorio.
Artiste e artisti, intellettuali, scrittrici e scrittori, compagnie teatrali nazionali e internazionali in questi anni hanno elaborato processi e storie che stanno cambiando il mondo legato alla migrazione, aiutando a capire la complessità del fenomeno, tra contraddizioni e problematiche, ma anche bellezza e ricchezza.
Equilibri, disequilibri, cadute è il tema di questa edizione, che fa riferimento, da un lato, all’attualità degli scenari geopolitici a livello mondiale, dall’altro, alla ricerca, scoperta, perdita e poi nuovamente riscoperta di identità, punti di vista, modi per guardare e assaporare la realtà e il rapporto con l’alterità e l’ignoto.
Attraverso gli incontri, gli spettacoli, le mostre, le proiezioni l’edizione 2024 del festival andrà nuovamente ad indagare alcuni dei temi fondamentali che caratterizzano il fenomeno migratorio come politiche transnazionali, crisi climatica, tematiche di genere, prospettive, lavoro/sfruttamento, diritti.
Da non perdere è la mostra Sguardi Plurali sull’Italia Plurale, che inaugura il festival il 18 settembre, realizzata grazie a un concorso, giunto alla seconda edizione, rivolto a giovani fotografi che provengono da una storia legata a un fenomeno migratorio, che racconta l’Italia in una prospettiva plurale e inclusiva, attraverso una raccolta di immagini in grado di esplorare la ricchezza e le sfaccettature di una società sempre più stratificata e interconnessa.
L’iniziativa è promossa da FIERI, CSC Carbonia della Società Umanitaria – La Fabbrica del Cinema, il Dipartimento di Storia Cultura e Civiltà dell’Università di Bologna e CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia, con la collaborazione di ARCI nazionale.
In programma, tra gli ospiti, ci sarà Wissal Houbabi, poeta, artista e scrittrice marocchina. con il suo workshop Impercettibili, in cui indaga il senso di lingua madre e cerca di stanare la lingua padre.
Mamadou Kouassi, il giovane di origine ivoriana che ha ispirato la storia di Io capitano, sarà presente per il panel costruito in collaborazione con Fridays for Future ed Extinction Rebellion, sul rapporto tra migrazioni e crisi climatica ed Enzo Nucci, autore del libro Africa contesa, sabato 21 settembre dialogherà sugli equilibri e disequilibri di un territorio, quello africano, chiave per gli assetti e le prospettive internazionali.
In chiusura del festival, la sera di domenica 22 settembre Alessandro Barbero e il musicista Thoni Sorano dialogheranno sulla gestione e sulle conseguenze dei confini nella Storia e nella musica.
Seguirà la prima assoluta di BONDS across music lines, un concerto di world music con importantissimi musicisti internazionali.
Come già per le edizioni precedenti anche quest’anno ci sarà un focus su un paese, che è il Senegal, esplorato attraverso differenti declinazioni tra incontri di approfondimento tematico, spettacoli e focus gastronomici.
Nella serata di sabato 21 settembre si terrà la Cena delle Cittadinanze, che a ogni edizione coinvolge cittadini, istituzioni, operatori e associazioni nel ritrovarsi insieme in un clima di convivialità nel cortile di San Pietro in Vincoli.
Il Festival delle Migrazioni 2024 è un evento organizzato da Almateatro, A.M.A Factory, Tedacà con il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo e MiC, con il patrocinio di Città di Torino, Città metropolitana, Circoscrizione 7, Ordine degli Assistenti Sociali, con la partecipazione di Riforma, Scuola Holden, Polo del ‘900, Associazione Stampa Subalpina, Salesiani Don Bosco Pastorale Giovanile, Ufficio Pastorale Migranti, Fondazione Comunità di Palazzo, St’Orto Urbano, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Coldiretti, Arci Torino; con la collaborazione di Melting Pot, Carovane Migranti, Emergency, MSF, Quore, Lingua Madre, Lab Perm, Fuori di Palazzo, Fertili Terreni Teatro, Articolo 21, Fieri, Crocevia di sguardi, Magazzino Resistente, Rete 7.