Era il 1524 quando Correggio iniziò l’impresa, finita la cupola nella Basilica di San Giovanni Evangelista, della Cupola nel Duomo di Parma, tra i capolavori cinquecenteschi più ammirati e copiati dagli artisti del Barocco.
A 500 anni da allora, Parma lancia il progetto Correggio 500, che fino al 31 gennaio 2025 celebra l’opera di uno degli artisti più inventivi e originali del tardo Rinascimento.
Se nella Basilica di San Giovanni, nel monastero benedettino, i visitatori possono ammirare dal vero i dipinti del Correggio, nel monumentale refettorio del convento gli affreschi sono visibili a distanza ravvicinata grazie all’installazione Il Cielo per un istante in terra, generata da un progetto del fotografo Lucio Rossi, che ha realizzato il fotopiano della Cupola.
Dettagli, finezze e ingegnose soluzioni escogitate dal Correggio in una delle sue imprese più ambiziose sono a portata di sguardo, compresa una porzione degli affreschi da sempre visibile solo ai monaci, perché rivolta verso il coro a loro riservato.
Mentre il Monastero di San Giovanni invita alla scoperta con tre grandiosi chiostri e una biblioteca che custodisce tesori unici al mondo, la seconda tappa di Correggio 500 conduce al Monastero di San Paolo, oggi trasformato in museo, con la Camera della Badessa decorata anch’essa dal maestro emiliano.
Voluta dalla benedettina Giovanna da Piacenza, donna colta e appassionata d’arte, la Camera fu un’opera innovativa, ricca di simboli reconditi che nel Novecento hanno visto studiarli esperti del calibro di Ernst Gombrich, Erwin Panofsky e Roberto Longhi.
Ammiratissime dagli artisti del tempo dal segreto di un convento di clausura le preziose decorazioni si riferiscono alla Sala delle Asse di Leonardo al Castello Sforzesco, al Cenacolo di Santa Maria della Grazie e alla Camera degli Sposi di Mantegna a Mantova, inoltre vi aggiungono il tocco dell’illusione manierista caratteristica del tardo Cinquecento.
Il disegno d’insieme trova corrispondenza nella cura per i dettagli, dai giochi dei fanciulli ai fregi di stoviglie e suppellettili legate al tema del convito, fino al finto pergolato della volta che si apre sul cielo, trasformando la stanza in un giardino.
Correggio 500 offre anche la realtà aumentata di Hortus Conclusus 2.0: storia e sviluppo del Monastero di San Paolo, un viaggio immersivo che, dalla Parma di epoca romana, arriva alla nascita del convento, al suo sviluppo e alla commissione al Correggio per la decorazione pittorica.
Grazie a un visore VR i visitatori possono muoversi all’interno degli antichi paesaggi, conoscerne l’evoluzione e scoprire i legami tra i due monasteri decorati dal pittore, visualizzando dettagli e caratteristiche altrimenti invisibili.
E per chi desidera approfondire la conoscenza del Correggio, l’itinerario prosegue al Complesso della Pilotta con una sezione della Pinacoteca dedicata al maestro emiliano.