Porre al centro dell’evento il paese per valorizzarlo con le sue eccellenze è lo scopo per cui la Pro loco di Parona Lomellina ha lavorato per mettere a punto il programma della Sagra dell’Offella 2024, dedicata al tipico biscotto a forma ovale con le estremità appuntite, inventate alla fine dell’Ottocento con un impasto di grano tenero, burro, zucchero, uova, olio d’olive e lievito che è l’elemento simbolo del piccolo borgo tra Vigevano e Mortara.
Quella di quest’anno sarà la cinquantaseiesima edizione della sagra ed è la prima completa del post-pandemia, fissata per il fine settimana del 5 e 6 ottobre, dopo la Sagra dell’Oca e dei prodotti tipici ad essa legati di Mortara e poi nella seconda settimana ottobre dalla festa patronale di Vigevano. L’evento si aprirà con le due “maschere“ storiche del paese, Pinotu e Pasqualina, lo stesso nome di una delle sorelle Colli, inventrici della ricetta, l’altra era Elena detta Linin, che arriveranno in piazza del municipio su un’auto d’epoca e dichiareranno aperti i festeggiamenti anche se la cerimonia vera e propria avverrà nella ex-chiesa dedicata a san Siro.
Il tradizionale concerto in programma in piazza Nuova quest’anno avrà, per la prima volta, degli interpreti locali e domenica 6 ottobre torneranno i carri allegorici e sono previste le esibizioni delle bande e delle majorettes di Santhià (Vercelli) della Brianza Parade Band di Verduggio (Monza e Brianza) e del Gruppo Folkloristico di Pavullo (Modena).
Per i paronesi e i molti visitatori che da sempre si concedono qualche ora nel centro lomellino, sarà una giornata unica, con anche gli artisti di strada impegnati in piazza Nuova e a chiudere ci saranno i giocolieri.
La nuova veste della sagra intende rappresentare una svolta nella storia dell’evento e proprio per questo le aspettative degli organizzatori sono di una forte partecipazione a conferma del valore della scelta rivoluzionaria.
Il curioso caso delle offelle di Parona, i biscotti ovali con le estremità a punta, è quello di essere state un vanto locale ma perfette sconosciute al grande pubblico fino al 1969, anno della prima edizione della sagra paesana.
La nascita dell’Offella assomiglia a una favola, ma è una storia vera delle due sorelle paronesi Pasqualina ed Elena Colli, che sul finire dell’Ottocento crearono questa specialità senza mai rivelarne la ricetta.
La presenza delle Offelle sulle tavole paronesi era legata alla ricorrenza della Madonna del Rosario, quando furono offerte a parenti e amici che dai paesi vicini arrivavano a Parona per gustarne l’inconfondibile sapore.
Per tutelare la genuinità del biscotto, la Pro Loco di Parona ha depositato un marchio di garanzia fornito ai produttori che hanno, col tempo, rimpiazzato gli antichi forni casalinghi e, per promuoverne l’immagine, dal 1969 organizza la Sagra dell’Offella, la prima domenica di ottobre dove risuonavano in quel giorno i colori e l’atmosfera dalla tradizionale festa popolare.
Il segreto di tanto successo è la genuinità degli ingredienti, il loro giusto dosaggio e l’indovinata cottura che danno al prodotto un indice di gradimento eccezionale, sistemi di produzione che, anche dopo decenni, sono rimasti invariati.
Oggi le offelle sono gustate in tutto il mondo, da Milano fino ad arrivare agli Stati Uniti, non solo preparate secondo la ricetta tradizionale, ma anche nelle varianti al cacao e ricoperte di cioccolato.
Inoltre ogni anno, alla prima domenica di ottobre, la Sagra delle Offelle di Parona attira sempre migliaia di turisti da ogni angolo d’Italia e dall’estero, in cerca di questo delizioso dolce.
Per onorare questo dolce così semplice e al tempo stesso unico, nel 1999 l’Amministrazione Comunale di Parona ha creato la Piazzetta dell’Offella, giusto riconoscimento a quello che la pubblicità definisce il dolce vanto di Lomellina.