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Dalla collaborazione tra il Comune di Ivrea, il Museo civico P. A. Garda e l’Associazione Archivio Storico Olivetti, parte nella città del Carnevale delle Arancie una mostra che mette in primo piano una selezione di opere di artisti, designer, grafici e art director che hanno collaborato a lungo con la Olivetti di Ivrea.

Si tratta di un’occasione imperdibile per immergersi nel mondo della grafica pubblicitaria Olivetti, in cui l’arte e la creatività hanno avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo di un linguaggio visivo, distintivo e innovativo.

Sono esposti i lavori di Costantino Nivola, Giovanni Pintori, Marcello Nizzoli, Franco Bassi, Walter Ballmer, Ettore Sottsass jr. e Milton Glaser, oltre a lavori di creativi come Anna Monica Jost, Adrianus Van der Elst e Isaka Yoshitaro su come la libertà espressiva trascenda i confini, trasformando la pubblicità in un’arte integrata nel processo industriale.

Infatti la  comunicazione Olivetti, polifonica e identitaria, si è distinta per la sua capacità di saper parlare molte lingue.

La mostra si divide  in sezioni che esaminano il ruolo della committenza della società Olivetti nel settore pubblicitario.

Una prima sezione illustra l’impresa di Camillo Olivetti a fine Ottocento come rivenditore di biciclette, concentrandosi poi sui manifesti pubblicitari degli anni Dieci  e Venti del Novecento, come il manifesto del 1912 per la Olivetti M1 di Teodoro Wolf Ferrari e quelli Marcello Dudovich per la Olivetti M20.

Nella seconda sezione si analizza il periodo che va dagli anni Trenta fino agli anni del boom economico, evidenziando l’integrazione profonda tra Olivetti e il mondo artistico e mostrando alcune delle collaborazioni più durature intercorse con  noti artisti.

La terza sezione si occupa delle campagne pubblicitarie dal dopoguerra agli anni Novanta e una quarta mostra luce l’impegno sociale di Olivetti attraverso campagne pubblicitarie che affrontano temi come sostenibilità, protezione ambientale, risparmio energetico e educazione alimentare con i famosi manifesti della campagna Save our planet, insieme ai lavori di Egidio Bonfante.

La mostra deve la sua realizzazione al supporto di Regione Piemonte, Fondazione CRT, Fondazione Guelpa, Biverbanca, Novacoop e AEG, e alla collaborazione di Archivio Nazionale Cinema Imprese ed è visitabile fino al  16 marzo.