
La sessantottesima edizione del Festival dei Due Mondi di Spoleto si terrà da venerdì 27 giugno a domenica 13 luglio e sono attesi più di 700 artisti da 13 paesi impegnati in oltre 60 spettacoli.
L’indirizzo artistico della direzione di Monique Veaute prosegue con il dialogo interdisciplinare e la proposta compone un cartellone eterogeneo che punta a ridefinire i linguaggi dell’arte e l’inaugurazione, venerdì 27 giugno al Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti, è con l’opera Hadrian del compositore newyorkese Rufus Wainwright e con le immagini di Robert Mapplethorpe.
Si succedono le più diverse esperienze di Teatro Musicale, infatti con The Great Yes the Great No William Kentridge crea uno spettacolo multidimensionale tra opera da camera, oratorio e teatro, Ersan Mondtag e Berliner Ensemble mettono in scena Woyzeck di Georg Büchner con musicisti dal vivo. Alessandro Baricco porta a Spoleto una versione originale di Novecento insieme a Stefano Bollani e a Enrico Rava e la violoncellista Sonia Wieder-Atherton si affida all’artista visivo e regista d’opera Clément Cogitore .
Raddoppiano i concerti da camera, infatti a quelli di mezzogiorno si aggiunge una fascia pomeridiana e un ciclo dedicato al repertorio per voce e pianoforte include interpreti di livello internazionale come Sandrine Piau, Benjamin Appl, Matthew Rose, Lea Desandre, Raffaele Pe e La Lira di Orfeo.
Non possono mancare i musicisti delle orchestre in residenza al Festival come l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e la Budapest Festival Orchestra, cui è affidata l’esecuzione della versione trascritta da Schönberg per piccola orchestra di Das Lied von der Erde di Gustav Mahler e la Sinfonia n. 5 per il concerto finale in Piazza Duomo con la direzione di Iván Fischer, mentre sono per la prima volta a Spoleto il Quartetto d’archi e l’Ensemble di percussioni del Teatro alla Scala. La musica occidentale incontra gli echi di una tradizione millenaria, con il cinese Amber Quartet e il concerto in Piazza Duomo della regina del sitar Anouska Shankar, ma anche il pianista giapponese rivelazione Hayato Sumino, per la prima volta in Italia.
La musica di Gustav Mahler guida con la compagnia di circo contemporaneo Circa e, nel centocinquantesimo anniversario della nascita di Maurice Ravel, il coreografo Shahar Binyamini affronta per la seconda volta nella sua carriera il celebre Bolero.
Le musiche originali per il nuovo spettacolo della Sydney Dance Company guidata da Rafael Bonachela sono di Bryce Dessner, leader dei The National e vincitore di un Grammy.
Su Didone ed Enea di Henry Purcell si muovono i danzatori della coreografa andalusa Blanca Li, che torna al Festival dopo il successo di Le Bal de Paris e Fattoria Vittadini crea una nuova esperienza immersiva e sensoriale al Complesso Monumentale di San Nicolò.
Superare il confine senza perdere di vista la dimensione letteraria del teatro è quello che fanno anche i migliori drammaturghi e attori, infatti Luca Marinelli torna a Spoleto nella doppia veste di regista e attore per interpretare le Cosmicomiche di Italo Calvino.
A trent’anni dal debutto, Federico Tiezzi e Sandro Lombardi portano Edipus di Giovanni Testori, Massimo Popolizio presenta la sua nuova regia in prima assoluta interpretata da Umberto Orsini e guida gli allievi diplomati dell’Accademia Nazionale Silvio d’Amico in una collezione di testi ispirati a efferati assassini letterari.
Dalla lettura del romanzo di Giovanni Grasso L’amore non lo vede nessuno parte Piero Maccarinelli per una nuova regia concepita per gli spazi di San Simone e la compagnia #SIneNOmine presenta il nuovo spettacolo nato dal laboratorio nella Casa di Reclusione di Spoleto.
Intorno al cartellone ufficiale gli appuntamenti collaterali e gli eventi speciali fanno di Spoleto un luogo vivo tra incontri con gli artisti, premi, istallazioni d’arte e mostre.
Prosegue il lavoro della Fondazione Carla Fendi, che insieme a Mahler & LeWitt Studios ospita il Centre for the Less Good Idea di Kentridge a Spoleto, la rassegna Musica da Casa Menotti di Fondazione Monini e il premio “Una Finestra su Due Mondi”.
Anche quest’anno il Festival ospita la rassegna teatrale e i laboratori organizzati dall’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico e la rassegna di La MaMa Spoleto Open che raccoglie le esperienze dei più talentuosi attori, registi e compagnie emergenti del panorama internazionale, arricchita quest’anno di una programmazione speciale per i piccoli spettatori e si rinnova il sodalizio con Rai Per la Sostenibilità-ESG all’interno dei progetti sulla sostenibilità sociale, economica e ambientale avviati dalla Fondazione.
Per tutta la durata del Festival si potrà visitare la mostra dedicata ai costumi del Festival negli spazi di Via Saffi e l’esposizione dedicata a William Kentridge a Palazzo Collicola.