Un uomo che, per tutta la vita, visse una fama offuscata da quella del fratello Thomas…
Heinrich Johann Luiz Mann nacque a Lubecca nel 1871, e qui frequentò, con ottimi risultati, il liceo, ma solo fino al 1889, quando interruppe gli studi per allontanarsi dalla famiglia, trasferendosi prima a Dresda come apprendista in una libreria, poi, l’anno dopo, a Berlino, per lavorare nella casa editrice Fischer.
Il primo contatto con una grande città era un forte impatto sul giovane Heinrich, si inserì infatti nell’ambiente culturale frequentando l’università e collaborando con riviste letterarie e liberali di Monaco e di Berlino, in cui espresse la propria critica nei confronti della borghesia tedesca.
Alla morte del padre, nel 1891, la madre ne mise in vendita l’attività e con i cinque figli, tre maschi e due femmine, si trasferì a Monaco, assegnando ad Heinrich una rendita mensile.
A Monaco l’insofferenza di Heinrich lo portò presto altrove e l’amore per l’Italia lo spinse a soggiornarvi in periodi e luoghi diversi, per un totale di quasi dieci anni.
In questo periodo di spostamenti incessanti, da Parigi a Milano, da Firenze all’Austria, da Venezia a Palestrina, vicino a Roma, dove, raggiunto dal fratello Thomas, rimane due anni, il giovane scrisse i suoi primi romanzi, In una famiglia, Il paese della cuccagna, la trilogia delle dee, La piccola città ed alcune novelle come Professor Unrat, cui si ispirerà Josef von Sternberg per realizzare nel 1930 il film L’angelo azzurro con Marlene Dietrich.
Durante questi anni, crebbero in lui l’interesse per la politica e per le questioni sociali e, nel contempo, l’avversione nei confronti della società autoritaria dell’età guglielmina.
Anche i rapporti con i familiari divennero più tesi, ad eccezione di quello con la sorella Carla, che però si suicidò nel 1910.
Se Heinrich era d’idee liberali, democratiche, vicino al pensiero della Francia illuminista e postrivoluzionaria, Thomas divenne monarchico e conservatore.
Nel 1914 Heinrich si sposò con l’attrice praghese Maria Kanova e nel 1918 fu pubblicato Il suddito.
Thomas ed Heinrich si riappacificarono durante la repubblica di Weimar, che il primo, pur essendosi allontanato dalla vita politica, appoggiò.
Nel 1928, separatosi dalla moglie, Heinrich ritornò a Berlino, dove partecipò attivamente alla vita politica.
In occasione delle elezioni del 1932, dato che, a fronte dell’irresistibile ascesa del nazismo, i due partiti socialisti tedeschi (Spd e il Kpd) invece di unirsi per contrastarlo si combattevano a vicenda Heinrich firmò, assieme ad Albert Einstein, un appello a tutte le forze di sinistra affinché si alleino per arginare l’avanzata della destra.
Nel 1933, all’ascesa del nazismo, entrambi i fratelli vennero costretti ad emigrare, Thomas si trasferiì in Svizzera e poi negli Stati Uniti, nel distretto di Los Angeles, per rientrare in Europa, sempre in Svizzera, nel 1952.
Heinrich , ricercato dai nazisti, riuscì poco prima di essere catturato a fuggire in Francia, poi in Cecoslovacchia dove, privato della nazionalità tedesca, ottiene il passaporto grazie all’intervento dell’ex moglie.
Nel 1939 si risposò con Nelly Kroger e con lei si sposta in Spagna e un anno dopo in California, a Los Angeles, ma era ormai disconosciuto come scrittore , angustiato da problemi economici nonostante il supporto del fratello, perse anche la moglie, molto più giovane, che, vittima della depressione, si suicidò nel 1944.
Dopo che nel 1948, venne nominato presidente della Nuova Accademia delle Arti di Berlino Est Heinrich decise di rientrare in Germania, ma morì a Santa Monica, in California, nel 1950.
