Le Tre Torri agli Horti di Pavia nel settembre 2022

È scomparso ieri sera lo scultore Arnaldo Pomodoro, una della personalità più illustri del Novecento artistico italiano, nella sua casa di Milano, alla vigilia del suoi 99 anni.

A dare la notizia è stata  la Fondazione Arnaldo Pomodoro attraverso una nota diffusa dalla direttrice Carlotta Montebello.

Arnaldo Pomodoro era nato a Morciano di Romagna il 23 giugno 1926, visse l’infanzia e la formazione presso Pesaro.

Dal 1954 trovò casa a Milano, dove lavorò ad altorilievi ricchi di una singolarissima “scrittura” inedita nella scultura, che viene interpretata variamente dai maggiori critici.

Nei primi anni Sessanta affrontò la tridimensionalità sviluppando la ricerca sulle forme della geometria solida: sfere, dischi, piramidi, coni, colonne, cubi  sono squarciati, corrosi, scavati nel loro intimo, con lo scopo  di romperne la perfezione e scoprire il mistero che vi è racchiuso.

La contrapposizione formale tra la levigata perfezione della forma geometrica e la caotica complessità dell’interno divenne una costante nella produzione di Pomodoro.

Nel 1966 gli fu commissionata una sfera di tre metri e mezzo di diametro per l’Expo di Montreal, ora a Roma di fronte alla Farnesina, che divenne  il passaggio alla grande dimensione.

Questa divenne la prima delle numerose opere dell’artista che hanno trovato collocazione in spazi pubblici di grande suggestione e importanza simbolica: nelle piazze di molte città (Milano, Copenaghen, Brisbane, Los Angeles, Darmstadt), di fronte al Trinity College dell’Università di Dublino, al Mills College in California, nel Cortile della Pigna dei Musei Vaticani, di fronte alle Nazioni Unite a New York, nella sede parigina dell’Unesco, nei parchi sculturali della Pepsi Cola a Purchase e dello Storm King Art Center a Mountainville, poco distanti da New York City.

Ha realizzato numerose opere ambientali, che vanno dal Progetto per il Cimitero di Urbino del 1973 scavato dentro la collina urbinate, poi non realizzato a causa di contrasti e problemi locali, a Moto terreno solare, il lungo murale in cemento per il Simposio di Minoa a Marsala, dalla Sala d’Armi per il Museo Poldi Pezzoli di Milano, all’environment Ingresso nel labirinto, dedicato all’Epopea di Gilgamesh, fino al Carapace, la cantina di Bevagna realizzata per la famiglia Lunelli.

Una delle più note è le Tre Torri, collocate dal 2021 negli Horti del Collegio Borromeo di Pavia.

Grandi mostre antologiche lo hanno consacrato artista tra i più significativi del panorama contemporaneo in Europa, Stati Uniti, Australia e Giappone.

Si è dedicato anche alla scenografia dall’inizio della sua attività e ha realizzato ‘‘macchine spettacolari’’ per numerosi lavori teatrali, dalla tragedia greca al melodramma, dal teatro contemporaneo alla musica e ha insegnato nei dipartimenti d’arte delle università americane: Stanford University, University of California a Berkeley, Mills College.

Ha ricevuto molti premi e importanti riconoscimenti come  i Premi di Scultura alle Biennali di São Paulo (1963) e Venezia (1964); il Praemium Imperiale per la Scultura 1990 della Japan Art Association e il Lifetime Achievement in Contemporary Sculpture Award dell’ International Sculpture Center di San Francisco (2008). Nel 1992 il Trinity College dell’Università di Dublino gli conferì la Laurea honoris causa in Lettere e nel 2001 l’Università di Ancona quella in Ingegneria edile-architettura.