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Alma Maria Schindler fu una delle donne più importanti del XX secolo, moglie di Gustav Mahler, di Walter Gropius e di Franz Werfel, e amante di Oskar Kokoschka….

Nata a Vienna il 31 agosto 1879, Alma era la primogenita del pittore paesaggista Emil Jakob Schindler e di Anna von Bergen.

Crebbe in un ambiente artistico molto stimolante, grazie anche al secondo matrimonio di sua madre con Carl Moll, uno dei padri fondatori della Secessione viennese.

Aiutata anche dalla sua prorompente bellezza, la ragazza divenne amica dei più grandi artisti della Secessione viennese, fra i quali Gustav Klimt, il primo dei suoi amanti, cui seguirono storie con il direttore teatrale Max Burckhard e il compositore Alexander von Zemlinsky.

Il 9 marzo 1902 Alma sposò il famoso compositore Gustav Mahler, direttore della Wiener Staatsoper di vent’anni più vecchio, da cui ebbe le figlie Maria Anna, poi vittima della difterite, e Anna, che divenne una famosa scultrice.

Alma si dedicò anche alla composizione musicale, ma gli impegni familiari e l’invidia del più famoso marito le impedirono di proseguire, obbligandola al ruolo di madre e moglie devota. Iniziarono per lei anni difficili, condizionati anche dalla morte della primogenita Maria Anna, ma fu in quel periodo che conobbe Walter Gropius, l’architetto fondatore del movimento Bauhaus.

Il marito si accorse presto della difficile situazione, e decise di interessarsi ai lavori musicali della moglie che tuttavia giudicò modesti, oltre a consultare lo psicanalista Sigmund Freud, a causa delle turbolenze emotive della moglie.

Alma e Gustav successivamente si spostarono a New York, dove il compositore, grazie alla sua fama, fu ingaggiato come direttore d’orchestra.

Nel febbraio 1911 il compositore si ammalò gravemente e fu costretto a fare ritorno a Vienna dove morì a maggio.

Alma, dopo una lunga relazione con il pittore espressionista Oskar Kokoschka, sposò Walter Gropius nel 1915 durante una licenza militare dal fronte dell’architetto tedesco.

I due ebbero una figlia, Manon, che, colpita dalla poliomielite, mori nel 1935 a soli 18 anni.

Dopo una convivenza di dieci anni, Alma sposò nel 1929 Franz Werfel, il suo terzo e ultimo marito e il secondo di origine ebraica dopo Gustav Mahler.

L’avvento del nazismo spinse nel 1938 i due sposi a fuggire dall’Austria per la Francia poi, a causa dell’occupazione tedesca del paese transalpino nel 1940, furono costretti con una fuga rocambolesca attraverso i Pirenei a raggiungere la Spagna, il Portogallo e successivamente gli Stati Uniti, prima a New York e poi a Los Angeles.

Qui Werfel, scrittore di successo, pubblicò i suoi migliori lavori fra cui Una scrittura femminile azzurro pallido, collaboro con le major hollywoodiane e da alcune sue opere furono tratti dei film. Ma i problemi cardiaci, da cui era affetto da anni, furono fatali al terzo marito di Alma che morì per un infarto il 26 agosto del 1945 lasciandola vedova per la seconda volta.

Alma rimase negli Usa diventando cittadina americana nel 1946 e passò gli ultimi anni fra Los Angeles e New York, dove morì l’11 dicembre 1964.