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Un uomo che cambiò per sempre la storia della scienza…

Nato il 12 febbraio 1809 in Inghilterra, a Shrewsbury nello Shropshire, Charles Darwin era il primogenito di un’agiata famiglia borghese e fu avviato agli studi di medicina in modo che possa seguire la stessa carriera del padre e del nonno Erasmus.

Ma, abbandonati gli studi di medicina, verso i quali provava scarso interesse, Darwin intrapreso, a causa delle pressioni della sua famiglia, la carriera ecclesiastica, che ai suoi occhi era ancora peggio di quella medica.

Il giovane invece covava un acceso amore per le scienze naturali e così, quando si presentò l’occasione di prendere parte in qualità di naturalista di bordo a un viaggio sul brigantino Beagle, s’imbarcò subito anche contro il volere paterno.

L’esperienza del Beagle fu fondamentale per la maturazione scientifica di Darwin e il 27 dicembre 1831 il vascello salpò per una lunga crociera nell’emisfero australe che durò ben cinque anni durante i quali vennero esplorate soprattutto le coste sudamericane.

Darwin raccolse moltissimo materiale e analizzò i fossili presenti negli strati geologici arrivando, in forza della sola osservazione coniugata a una logica ferrea, a una serie di stupefacenti conclusioni.

Rientrato in Inghilterra il 2 ottobre 1836, lo scienziato si sposò e si stabilì in campagna, a Down, ambiente che riteneva idoneo al suo precario stato di salute, probabilmente causato da una malattia tropicale che lo aveva colpito durante il viaggio.

Riordinati i dati e i risultati delle sue osservazioni Darwin pubblicò Viaggio di un naturalista intorno al mondo nel 1839, poi nel 1859 diede alle stampe il capolavoro L’origine delle specie che, se da una parte suscitò scandalo e feroci opposizioni soprattutto negli ambienti religiosi, tra gli scienziati trovò una calorosa accoglienza.

Il libro era accompagnato da una notevole mole di prove e osservazioni che ne confortavano le tesi e che erano difficilmente smentibili a lume di ragione, dove le omologie strutturali studiate dall’anatomia comparata diventavano la prova di progenitori comuni a tutte le specie, il che fece capire che il classico finalismo della religione era reinterpretato attraverso spiegazioni naturali che non dovevano ricorrere all’intervento divino.

Successivamente i risultati della paleontologia, dell’embriologia, della biochimica hanno supportato le teorie dello scienziato inglese, cambiando per sempre il volto della vita che si trova sulla Terra.

Charles Darwin morì il 19 aprile 1882 ed è sepolto a Londra nell’abbazia di Westminster.