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Oggi, a ottantatre anni, il leader dell’orchestra di liscio più famosa d’Italia, che ha fatto ballare, incontrare e innamorare generazioni di  amici ha mandato un ciao diverso…

Simbolo della Romagna, delle vacanze sulle sue spiagge, del divertimento senza pretese, del gusto di stare insieme, nel godere delle cose semplici della vita. Basando la sua musica sui valori della propria terra romagnola: la famiglia, l’amore e l’amicizia.

Raoul Casadei nacque il 15 agosto 1937 a Gatteo Mare, diplomatosi maestro elementare, insegnò per 17 anni. Ma forte su di lui era il richiamo dell’Orchestra Casadei fondata nel 1928 dallo zio Secondo, autore di più di mille brani di musica popolare romagnola, e fu dall’inizio una delle più seguite orchestre da ballo della riviera romagnola. L’arrivo nell’orchestra di Secondo Casadei, del nipote Raoul a fine anni Cinquanta fu una ventata di freschezza che porta nel complesso una nuova energia, con musiche e ritmi nuovi che incontrano grande popolarità, che portano anche fuori dai confini della costiera romagnola.

Secondo e Raoul furono una straordinaria accoppiata di successo, nacque così l’ Orchestra Spettacolo Secondo. Per anni Raoul Casadei si esibì tutti i giorni del calendario anche due volte, tranne il 2 novembre, il primo giorno di Quaresima e la vigilia di Pasqua.

Nel 1966 Secondo Casadei ricevette l’onorificenza di Cavaliere della Repubblica Italiana e di lui si occupò con grande interesse anche la stampa, ma chi lo portò alla grande popolarità nazionale sarà Vittorio Salvetti che lo fece partecipare con uno straordinario successo al Festivalbar, manifestazione canora estiva per eccellenza in Italia, fino al 2007.

Le sue 1078 incisioni divennero la colonna sonora di ogni avvenimento significativo della sua vita e di quella di tutti coloro che lo seguono. Nel 1971 Raoul prese completamente in mano l’Orchestra, ringiovanendola e rinnovando le coordinate musicali di riferimento.

Il genere proposto dalla famiglia Casadei, il liscio, affonda le sue radici nel valzer, nella mazurka e nella polka senza tuttavia disdegnare le contaminazioni e le espressioni musicali moderne.

Nel 1974 prese al Festival di Sanremo con la canzone “La canta”, ma tutti hanno associato il suo nome alle melodie diventate evergreen come “La mazurka di periferia”, “Simpatia”, “Romagna e Sangiovese”, “Ciao mare” e soprattutto “Romagna mia” – scritta dallo zio Secondo nel 1954, uno di quei pezzi capaci, a dispetto del titolo, di diventare una specie di secondo inno nazionale. Sono canzoni popolari, semplici e orecchiabili quelle di Casadei, ma colme di una solarità e di un’allegria che mettono addosso la gioia di vivere.

Nel 1980 Raoul Casadei appese la chitarra al chiodo, decidendo di non partecipare più alle serate live per dedicarsi del tutto alla parte organizzativa e artistica. L’anno dopo inaugurò la motonave “La Nave del Sole”, una balera galleggiante che fino al 1996 trasportò i turisti lungo la riviera romagnola sulle note del liscio. L’Orchestra ha continuato ad avere successo in tutta Italia, portando avanti un progetto di recupero della tradizione, affiancato alla solita e imprescindibile innovazione stilistica e strumentale. Negli anni 90′ partecipa come ospite anche al Carnevale di Rio.

Ma Casadei e la sua orchestra hanno avuto numerose collaborazioni con altri artisti di grande livello dai più svariati stili, come Tito Puente, alla regina della disco Gloria Gaynor, da Elio e le Storie Tese ai Pitura Freska con le loro sonorità reggae.

Nel 2000 Mirko, primogenito di Raoul, entrò stabilmente alla guida dell’Orchestra, rinnovata ulteriormente nell’organico e attualmente composta da dieci musicisti.

In oltre 75 anni di carriera artistica, l’Orchestra Casadei ha pubblicato oltre 35 album, con milioni di copie vendute in tutta Europa.