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Non tutti sanno che il Crodino, l’analcolico dal colore giallo diffuso in tutto il mondo, ha le sue origini nel paesino di Crodo, una località della Valle Antigorio nell’alto Piemonte.

Il Crodino nacque a Crodo nel 1964, nell’azienda di Ginocchi, le conosciutissime terme di Crodo, dove fu imbottigliato per la prima volta mercoledì 28 luglio 1965 in 53855 pezzi.

L’aperitivo analcolico venne fortemente voluto dall’imprenditore per contrastare l’acerrima concorrenza della San Pellegrino della famiglia Mentasti, che per questo progetto convinse l’enologo Gozzelino di Torino, ad accettare la sfida.

Gozzelino, nato a Saluzzo il 14 novembre 1935, alla vigilia di Natale del 1962 firmò in Milano il contratto con Ginocchi e giunse a Crodo il 1 marzo 1963.

Qui preparò la formula di erbe aromatiche, sapientemente dosate, che sono all’origine dell’analcolico biondo dal gusto raffinato, poi lasciò Crodo l’11 febbraio 1966, con un buon ricordo della cittadina piemontese.

Policarpo Cane, nato a Sommariva Perno il 28 aprile 1927, fu l’uomo che suggerì il nome del Crodino a Ginocchi nel corso di una riunione tecnica nello stabilimento di Crodo.

Infatti il Crodino precedentemente era stato brevettato con i seguenti nomi, Biondo, Biondino e Picador e  “Se Cinzano ha il Cinzanino, Crodo ha il Crodino” disse Cane.

Braito Gino, tecnico degli estratti, ordinato, scrupoloso e con un elevato senso del dovere, lavorò con Gozzelino e si occupa della preparazione degli estratti dalle erbe aromatiche, che fu la sua responsabilità fino alla pensione.

Infine Diovuole Proletti, affidabile, intraprendente e interessato, che si occupava della preparazione degli sciroppi, ebbe l’idea di una filtrazione chiara, veloce ed efficace dell’estratto aromatico appena uscito dalle botti di rovere, ma prima dell’imbottigliamento.

Ginocchi per lanciare il Crodino si affidò alla regia di Roberto Gavioli della Gamma Film, che in due anni di lavoro effettuò 18 filmati per il Carosello, interpretati da Brigitte Bardot, che cantava una serie di canzoni intervallate da animazioni grafiche di grande effetto.

La miscela d’ingredienti della bevanda è per lo più segreta, ma si sa che vi sono chiodi di garofano, cardamomo, coriandolo e noce moscata. lasciati riposare in botti di rovere per sei mesi, al fine di conferirgli il peculiare sapore amaro.

La società Terme di Crodo e i suoi relativi marchi vennero poi ceduti alla compagnia olandese attiva nel settore delle bevande Lucas Bols, in seguito divenuta Bols Wessanen, nel 1983.

Dal 1995 il marchio Crodino è della Campari Group, dopo l’acquisizione di quest’ultima della divisione italiana della multinazionale olandese Bols Wessanen.

Nel 2014 venne introdotta la variante denominata Crodino Twist, disponibile nel gusto agrumi e nel gusto frutti rossi, che è prodotta nello stabilimento Fava di Mariano Comense, in provincia di Como.