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Dal 6 al 29 maggio l’Italia si tinge di rosa, con il grande ritorno del Giro d’Italia, simbolo del ciclismo italiano ed europeo.

Stavolta sono Budapest e l’Ungheria ad essere la quattordicesima partenza del Giro d’Italia dall’estero, infatti  era il 1965 quando la corsa uscì dal confine nazionale per partire dalla repubblica di San Marino, ed è la sesta volta dal 2010, a conferma del  fascino senza tempo di questo evento, ambasciatore del Made in Italy nel mondo.

L’Ungheria doveva essere la partenza del Giro nel 2020, poi l’emergenza sanitaria cambiò i piani, ma finalmente ora si partirà con tre tappe.

La prima frazione in linea, venerdì 6 maggio, sarà dalla piazza degli Eroi di Budapest al Castello di Visegrad, 195 km, con arrivo in leggera salita; sabato 7 ci sarà una cronometro nel cuore di Budapest e domenica 8 una lunga volata sulle sponde del lago Balaton prima del trasferimento in Sicilia.

Il Giro 2022 è diviso in 21 tappe e 3445 chilometri, che vanno da Budapest all’Arena di Verona, con un dislivello complessivo è di 50.580 metri, il più elevato dall’edizione 2011.

Ci sono appena 26 km a cronometro, mai così pochi dal 1962, di cui 9,2 km il secondo giorno a Budapest e 17,4 l’ultimo giorno all’Arena di Verona.

Sei le tappe per i velocisti, che sono Balatonfured, Messina, Scalea, Reggio Emilia, Cuneo e Treviso e gli arrivi in salita sono cinque tra Etna, Blockhaus, Cogne, Castelmonte e Marmolada.

La tappa più dura sarà la Salò-Aprica, 5440 metri di dislivello, con Crocedomini, Mortirolo e Santa Cristina.

Il lotto di partecipanti vede una grande incertezza sui possibili vincitori.

Se il favorito sembra essere Richard Carapaz della Ineos, con seconda possibilità della squadra Richie Porte, sono da non sottovalutare anche Joao Almeida della Uae e Simon Yates della Bike Exchange come parte del podio.

Altri protagonisti potrebbero essere Hugh Carty della Ef, Romain Bardet della Dsm, Alejandro Valverde della Movistar, Wilco Keldermann e Jai Hindley della Bora, Mikel Landa della Bahrain, Miguel Angel Lopez dell’Astana e Guillaume Martin della Cofidis.

Un grande spettacolo lo offrirà Mathieu Van der Poel, alla sua prima partecipazione al Giro, soprattutto nelle tappe più vicine alle classiche del nord.

Per l’Italia non ci sarà Damiano Caruso, sul podio l’anno scorso, mentre sarà al via Vincenzo Nibali che guiderà una pattuglia con qualche scalatore come Lorenzo Fortunato e Giulio Ciccone.