Paperinik

Il primo vero sceneggiatore della Disney italiana…

Guido Martina nacque a Carmagnola il 9 febbraio 1906, la sua famiglia si trasferì a Torino quando compì sedici anni.

Nel capoluogo piemontese Martina completò gli studi laureandosi in Lettere e in Filosofia, lavorò quindi come giornalista per la Gazzetta del Popolo, ma ben presto si mise in contatto con una società cinematografica, la Futurista Film, per la quale realizzò alcuni documentari occupandosi della sceneggiatura e della regia.

La MGM/Gaumont lo incaricò poi di realizzare un documentario sulla Legione Straniera in Algeria dove si reca e, alla fine di questa esperienza, si trasferì a Parigi per alcuni anni.

Rientrato a Torino nel 1938, Martina iniziò a scrivere sketch per la rubrica radiofonica di fantasie musicali Rivistina dell’EIAR, oltre a testi per riviste illustrate come Excelsior; con Morbelli, Angelo Nizza e l’illustratore Angelo Bioletto, senza dimenticare i canovacci per il varietà radiofonico I quattro moschettieri (1934-37).

Iniziata la guerra, lo scrittore fu richiamato come Ufficiale di Cavalleria in Libia, dove fu fatto prigioniero dagli inglesi, dopo l’armistizio di Cassibile venne trasferito in Polonia, poi deportato in un campo di concentramento nazista in Austria.

Dopo la Liberazione, Martina ritornò a Torino e iniziò a collaborare con la Mondadori per la quale traduceva la produzione statunitense delle storie a fumetti Disney per il settimanale Topolino ancora pubblicato in formato giornale.

Nel 1949 la collaborazione continuò anche per la nuova edizione del settimanale Topolino, dove cominciò una fervida attività di sceneggiatore di fumetti. Fu Arnoldo Mondadori a proporgli quest’attività, poiché le storie Disney di produzione americana erano insufficienti per la nuova edizione del periodico.

La sua prima storia Disney a essere pubblicata fu Topolino e il cobra bianco, disegnata dal suo amico Angelo Bioletto, che lavorò anche all’Inferno di Topolino, prima grande parodia Disney.

Nel 1969 il Direttore di Topolino, Mario Gentilini, ebbe l’idea di emulare il successo di Diabolik, con il personaggio di Paperinik il diabolico vendicatore, alterego di Paperino, disegnato da Giovan Battista Carpi, e Martina definì il taglio noir delle vicende d’esordio, più marcato rispetto alle intenzioni originarie, appassionandosi al personaggio tanto da scriverne molte storie fino ai primi anni novanta, principalmente disegnate da Massimo De Vita.

Creò anche altri personaggi minori, come Paperinika, alterego di Paperina,  Topolino Kid e Pippo Sei Colpi.

Nel 1980, con l’avvento di Gaudenzio Capelli alla direzione di Topolino e di Franco Fossati alla supervisione delle sceneggiature, le storie di Martina pubblicate sulle testate Disney si ridussero progressivamente, dato che non erano adatte alle nuove linee editoriali.

Martina sceneggiò alcune parodie di buon livello, disegnate da Giovan Battista Carpi o da Romano Scarpa, come  Paperino e il vento del Sud, La Storia di Marco Polo detta Il Milione, la saga di Messer Papero e Topolino presenta: Cristoforo Colombo.

Infine, nei numeri 1518 e 1519 di Topolino venne pubblicata la grande parodia Buck alias Pluto e il richiamo della foresta, disegnata da Scarpa, che fu l’ultima sceneggiatura di Martina prima di un quinquennio di sosta forzata.

Soltanto tre storie inedite del grande scrittor vennero pubblicate sulle testate Disney tra il 1990 e il 1991, una delle quali, Paperino e il veloce velocipede, pubblicata su Topolino, fu completamente riscritta da Alessandro Sisti e l’ultima, La risposta di Paperinik, fu pubblicata postuma su Paperino Mese.

All’inizio del 1991 Martina fu ricoverato in gravi condizioni in una clinica romana dove morì il 6 maggio, ed è sepolto al Cimitero Flaminio.