HERstory è la realizzazione attiva di un’idea, di una visione, ma prima ancora un impegno, una volontà.

Parte dall’incontro tra Anna Barbara (docente della Scuola di #design, Politecnico di Milano e founder dello studio di architettura SenseLab) e Indu Varanasi (I R #design a Dubai) con Rafia Obaid Ghubash, la fondatrice del Women’s Museum di #Dubai.

Il tutto tramite la mediazione e la collaborazione dell’azienda italiana iGuzzini, che negli Emirati ha una delle filiali più attive nella regione Asiatica.

Un’azienda che già nel 2014 aveva aperto il confronto organizzando una convention tenutasi nella sede di Recanati (Italia) in occasione della quale donne italiane ed emiratine hanno parlato di moda, #design e creatività.

#HERstory nasce come desiderio di far incontrare donne straordinarie, emiratine o residenti in UAE, e far emergere l’unicità e la creatività che può scaturire dalla loro interazione.

Per questa ragione la storia di HERstory nasce circa un anno fa, dialogando con la fondatrice del #museo che ha speso parte importante della sua vita nel mettere insieme pezzi di questo racconto al femminile, della storia del suo paese dalle origini ad adesso.

Poi è continuata con un workshop sensoriale, tenutosi all’interno del Women’s Museum in cui le artiste e le founders hanno messo in pratica un dialogo multisensoriale, che non aveva come obiettivo la narrazione biografica, ma proprio la nascita di una nuova relazione tra coppie creative che mettesse in gioco la dimensione emotiva oltre che quella cognitiva.

Il workshop prevedeva un confronto tra reazioni, sensazioni, emozioni scaturite da palette cromatiche, da odori che aprivano scenari di memoria talvolta dimenticati, da clouding di parole e significati…

Questo approccio ha consentito di estrapolare aspetti emotivi e profondi dell’identità di ciascuna in modo da farli diventare “ingredienti” per le opere che saranno esposte alla #mostra.

HERstory è la narrazione di una storia, o meglio di cinque storie, quelle di cinque donne socialmente attive, come Isobel Abulhoul (fondatrice di Emirates Airline Festival of Literature) in dialogo con altrettante artiste tutte degli Emirati, come Najat Makki, visual artist, prima donna Emiratina a vincere nel 1977 una borsa di studio messa a disposizione dal governo per seguire corsi d’arte all’estero e Alia Lootah attualmente parte del team di lavoro sul Louvre Abu Dhabi.

HERstory è una raccolta di “vite”, parla dell’interazione tra persone straordinarie e del loro lavoro, la loro umanità e la loro sensibilità, attraverso un workshop che si è svolto sotto il patronato del Women’s Museum con il sostegno de iGuzzini.

Da subito si è concretizzato il pensiero che quel luogo non fosse un semplice #museo, ma il punto cardinale di una storia passata, ma soprattutto quella futura di quel Paese.

Così le curatrici hanno proposto di sviluppare con il #museo un progetto che raccontasse le relazioni che nascono tra donne, e che poi diventano costitutive di luoghi e modalità di trasformazione del mondo.

La centralità dell’incontro tra le protagoniste, leader e artista, e il materiale raccolto durante workshop sensoriali tenuti al #museo, è tanto fondamentale quanto l’opera che nasce come sintesi.

Il risultato sono parole, immagini, oggetti, video … carichi di significato e che sono parte dell’esposizione finale, per aiutare a comprendere meglio la genesi delle storie stesse.

Ad ogni donna è stata affiancata un’artista, con la quale ha dialogato e raccontato il proprio vissuto per poi essere interpretato e realizzato con il linguaggio proprio dell’artista stessa. Cinque storie, quindi, con cinque modalità di narrazione, diverse e assolutamente uniche.

In HERstory ogni donna ha portato la propria esperienza sociale e umana, ogni artista la propria sensibilità, visione, creatività, per raccontare la singola storia. Una sequenza di narrazioni, diverse e uniche, ma con un fondo comune: il dialogo come motore di trasformazione.

Non si tratta di creare una biografia di potenziali leader femminili, ma di sviluppare un’interazione, uno scambio e un dialogo tra queste personalità, che porti a dimostrare una evidente esistenza di un potenziale relazionale fortissimo tra le donne del Paese.

Le artiste sono: Sheikha Sanaa Al Maktoum, Afra Atiq, Alia Lootah, Dr. Najat Makki e Majida Nasreddin.

Le donne coinvolte: Isobel Abulhoul, Kusum Dutta, Hissa Mohammed Hasan e Dr. Elisabeth Stoney.

Dal workshop alla #mostra: un ulteriore racconto, composto da cinque capitoli indipendenti ma strettamente connessi tra loro.

Come conferma Dr. Rafia Ghubash (Women’s Museum founder)  Professore di Psichiatria ed è stata presidente dell’Arabian Gulf University (AGU) nel Bahrain. E’ attualmente Presidente di Arab Network for Women in Science and Technology, una rete nata per aiutare le donne scienziate a raggiungere posizioni di leadership e a avvicinare le donne alla scienza.

Ricordiamo che il Women’s Museum è un’iniziativa culturale unica nel mondo arabo e nella regione del Golfo. Un luogo per esplorare e celebrare la vita delle donne degli Emirati Arabi Uniti. E apprezzarne i risultati.

Un #museo che mira a scoprire e comprendere la società degli Emirati Arabi Uniti attraverso la vita delle donne – del passato e presenti – mettendo in evidenza i vari ruoli assunti dalle donne degli Emirati Arabi Uniti.

La #mostra è curata da Anna Barbara (founder di #senselab e docente della Scuola di #design, Politecnico di Milano) e Indu Varanasi (I R #design a Dubai), in stretta collaborazione con iGuzzini.

Una #mostra quindi aperta fino al fine marzo 2019 resa possibile grazie all’impegno di iGuzzini.

Sponsor della #mostra Kelmar International Business Consultantse Came automazione al servizio della sicurezza.

Women’s Museum

Al Sabkha 24 St, Gold Souq, Deira, Dubai

HERstory è aperta al pubblico, dal 23 gennaio al 31 marzo, da sabato a giovedì dalle 10.00 alle 19.00

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