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Durante i primi anni del novecento, la presenza a Noto di rinomate scuole, di diverse famiglie nobiliari e di un moderno impianto sportivo fu d’impulso per la diffusione dello sport e, in particolare, del calcio.

Finita la guerra, infatti, i giovani rampolli delle varie casate, si riunirono in circoli sportivi, dei quali il più noto fu l’Unione Sportiva Notinese e nella seconda metà degli anni venti nacquero le prime compagini calcistiche.

Una squadra, nota semplicemente come Noto, fondata nei primi anni Trenta, prese parte per la prima volta, nel 1933, ai campionati provinciali siciliani, cui fecero seguito sporadiche partecipazioni e un campionato ULIC.

Nel 1944 un’altra società, col nome di Società Sportiva Notinese prese parte al Campionato siciliano 1944-1945, ma l’esito fu disastroso e, a causa di difficoltà economiche, poterono disputare solo due partite, prima di ritirarsi il 18 febbraio 1945.

Dopo due anni senza calcio, nel 1946 l’Unione Sportiva Notinese, capeggiata dal patron Giovanni Di Lorenzo, fu iscritta al campionato di Prima Divisione Siciliana, nel Girone F, infine fu ripescata in Serie C per meriti sportivi e prese parte alla Lega Interregionale Sud.

La squadra venne affidata all’allenatore-giocatore Giovannino Magistro, e la Notinese per la prima volta nella sua storia calcistica poté confrontarsi con squadre blasonate della Sicilia, come il Catania, con la doppia vittoria dei rossazzurri sia all’andata il 28 dicembre 1947 in terra etnea per 5-0 che al ritorno il 4 aprile 1948 per 3-0,  e Messina, con la vittoria giallorossa all’andata per 5-0, e vittoria netina davanti al pubblico al ritorno per 1-0.

A uno strepitoso girone di andata, che vide la squadra azzurro-granata tener testa alle grandi del girone, ne seguì uno di ritorno, che portò a un tredicesimo posto finale.

Dopo la riforma dei campionati, non essendosi classificati entro la settima posizione, gli uomini di Magistro vennero relegati nel campionato di Promozione, in cui giocarono per i successivi quattro anni, sfiorando più volte il ritorno nella terza serie nazionale.

Con la costituzione della IV Serie, il club si ritrovò a partecipare nel massimo livello regionale per due anni fino al 1954, dove il timone della società sarà passato a Ugo Cordeschi prima, e al Principe di Villadorata dopo. La compagine fu allenata dall’ex-milanista Attilio Kossovel. Una nuova retrocessione e una crescente crisi finanziaria spinsero i dirigenti a cambiare anche la denominazione sociale, che divenne Noto Ducezio, e rimasero nei campionati regionali fino al 1959, anno in cui cessò l’attività sportiva, sfiorando più volte la promozione nella massima serie regionale.

Rifondata nel 1963 con il nome di Netina, la squadra nel 1968 ottenne la promozione in Serie D, dove giocò per tre campionati e fu retrocessa al termine della stagione 1970-1971, quindi iniziò un lento declino che portò il club a giocare nei campionati minori fino al 2009, con il ritorno in Serie D.

Al suo esordio, nella stagione 2010-2011, la squadra ottenne la salvezza nonostante una forte penalizzazione e, nella stagione 2013-2014 di Serie D, ebbe a campionato concluso la nona posizione.

Nella stagione 2015-2016 si tornò a giocare il derby contro il Siracusa, ottenendo all’andata in un Palatucci stracolmo per l’occasione uno storico pareggio per 2-2, e una sconfitta al ritorno in casa degli azzurri per 2-0.

Durante l’estate 2016 il Noto non riuscì a completare l’iscrizione al campionato di serie D e ne fu escluso.

Il 25 agosto 2016 l’imprenditore priolese Salvatore Limer rilevò la società e la iscrisse al campionato di Prima Categoria.

Nel campionato la squadra fin da subito faticò a uscire dalla zona a rischio, costando la panchina al tecnico Salomone, che fu sostituito da mister Randazzo.

Con i gol di Maieli e Campisi, il sodalizio netino uscì fuori dalla zona play out, non riuscendo però a inserirsi per la lotta promozione, concludendo la stagione al nono posto.

Nella stagione 2017-2018, dopo aver avuto un avvio in salita con due esoneri di allenatori prima Gozzo e dopo Parisi, e in panchina il tecnico Bonarrivo, raggiunse l’obiettivo finale, quello di una salvezza tranquilla con due giornate di anticipo.

L’anno successivo, riconfermato il tecnico Bonarrivo, la squadra notevolmente rafforzata, puntò a un campionato di vertice.

Il 7 settembre 2019 il Noto sprofondò nuovamente in una crisi societaria, che causò la mancata iscrizione al campionato di Prima Categoria e non si riuscì a iscrivere il club neanche in Seconda o Terza Categoria, rimanendo, di fatto, fuori dai giochi per la stagione 2019-2020.