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“Sul ponte di Bassano noi ci darem la mano e un bacin d’amor…” cosi si racconta del Ponte Vecchio di Bassano del Grappa, simbolo della città veneta dalla storia unica….

Il primo ponte di Bassano, che rimase dal 1209 al 1569, era una struttura in legno su piloni, coperta da un tetto e fu una fondamentale via di comunicazione fra Bassano e Vicenza.

Nel 1315 Bassano fu coinvolta nella guerra tra Padova e Cangrande della Scala e, quando quest’ultimo occupò Marostica e Angarano, furono costruite due torri per difendere il ponte.

La guerra tra Gian Galeazzo e i Carraresi coinvolse anche Bassano nel 1402, mentre il signore di Milano tentava di deviare il Brenta per privare Padova delle sue difese costruendo un ponte costituito da novantaquattro arcate in pietra dotate di porte di legno utilizzate come saracinesche.

Nel 1511 le truppe francesi al comando del generale Jacques de La Palice incendiarono parte del ponte per sfuggire all’esercito imperiale durante la guerra della Lega di Cambrai.

Quando nell’ottobre 1567 ci fu una piena del fiume Brenta che travolse lo storico ponte, l’architetto Andrea Palladio venne coinvolto nella ricostruzione dai mesi immediatamente successivi al crollo, progettò dapprima un ponte in pietra completamente diverso dal precedente, a tre arcate sul modello degli antichi ponti romani.

Il Consiglio cittadino bocciò il progetto, imponendo all’architetto di non discostarsi troppo dalla struttura tradizionale e nell’estate del 1569 Palladio presentò quindi un secondo progetto con un ponte in legno che richiamava la struttura precedente, rinnovata quanto a soluzioni tecniche e strutturali.

Per 200 anni il nuovo ponte resistette, crollando dopo la travolgente piena del Brenta del 19 agosto 1748.

Il ponte fu ricostruito da Bartolomeo Ferracina seguendo fedelmente il disegno palladiano, ma nel 1813 fu incendiato dal viceré Eugenio di Beauharnais e successivamente riedificato nel 1821 da Angelo Casarotti.

Durante la prima guerra mondiale sul ponte passarono le truppe italiane del generale Luigi Cadorna per affrontare la difesa dei territori dell’altopiano dei Sette Comuni.

Il ponte venne raso al suolo per la terza volta il 17 febbraio 1945, erano passate le 19, l’ora in cui iniziava il coprifuoco.

Quel giorno il ponte di Bassano fu lacerato da una forte esplosione, come parte di un piano più vasto voluto dagli Alleati contro i ponti della Pedemontana, eseguito da un gruppo di quindici partigiani.

Ricostruito per volontà degli Alpini, il ponte fu inaugurato il 3 ottobre 1948 alla presenza del Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi.

Il ponte fu gravemente danneggiato dalla piena con alluvione del 4 novembre 1966, in seguito a ciò venne effettuato un sistematico restauro strutturale.

Nel 2010 il Brenta danneggiò ancora una volta la struttura del Ponte e, dopo una serie di interventi, l’Amministrazione bassanese, aiutata da finanziatori privati e dagli alpini, diede il via ai lavori per salvaguardare la struttura.

L’opera di restauro e mantenimento dello storico ponte iniziò alla fine del 2015 ed è finita nel maggio 2021.